Col termine crooner vengono indicati cantanti che, soprattutto uomini, si esibiscono con uno stile dolce, ottenuto grazie a microfoni di qualità superiore che captano i suoni meno intensi e una più ampia gamma di frequenze, dando la possibilità al cantante di accedere a una gamma dinamica più ampia e di esprimere la propria voce in una maniera più personale. La parola è derivata dal verbo inglese "to croon" (lett. "parlare o cantare dolcemente").[1] Questa suggestione di intimità era ritenuta particolarmente affascinante dal pubblico femminile, soprattutto da parte delle ragazze più giovani, conosciute al tempo come "bobby soxers". Lo stile del crooning ebbe origine con cantanti che si esibivano con le big band e raggiunse il suo apice tra gli anni quaranta fino agli ultimi anni sessanta.
Il crooning ha avuto la sua massima espressione in cantanti jazz come Bing Crosby e Frank Sinatra, anche se quest'ultimo dichiarò in una occasione di non considerare né lui né Crosby dei "crooners".[2] Il termine è stato bocciato anche da altri interpreti, tra i quali Russ Columbo.[3]
Oltre ai meglio conosciuti crooner americani, altri sono stati riconosciuti come crooner tra i paesi europei, ad esempio in Spagna, Francia (in francese chanteur de charme)[4] e Italia (cantante confidenziale)[5], in America Latina e nel Giappone.