Jan Bucquoy (Harelbeke, 16 novembre 1945) è un fumettista e regista belga; nella sua carriera si è cimentato in modo provocatorio in varie forme d'arte, dal cinema ai fumetti alla musica, per esprimere le sue dichiarazioni anticomformiste; divenne un attivista anarchico, repubblicano, ateo, anticapitalista, anticonformista e antimonarchico, mettendo spesso in pratica le sue parole attraverso dipinti, sculture, film, fumetti, fondando musei e riviste e attraverso provocazioni culturali come "colpi di stato" o "decapitazioni" del re del Belgio.[1][2][3]