La Jonang è una delle scuole del Buddismo tibetano, le cui origini in Tibet possono esser fatte risalire agli inizi del XII secolo con il maestro Yumo Mikyo Dorje, ma che è assurta a molto più vasta notorietà per opera di Dolpopa Sherab Gyaltsen, monaco formatosi in origine nella scuola Sakya. Si è largamente ritenuto che la scuola Jonang si fosse estinta alla fine del XVII secolo per mano del Quinto Dalai Lama, che ne annesse con la forza i gompa (monasteri di stile tibetano) alla sua scuola Gelug.
I Jonang rifondarono il loro centro politico-religioso nelle aree golok, nakhi e mongole di Kham e Amdo con centro al dzong di Dzamtang Tsangwa [1] , continuando ininterrottamente la loro pratica fino ai giorni nostri, con un numero stimato di 5000 tra monaci e suore operanti in tali zone e ai margini della storica influenza Gelug. I loro insegnamenti sono rimasti tuttavia ristretti a tali regioni finché il Rimé del XIX secolo non ha cominciato a incoraggiare lo studio delle scuole di pensiero e pratica non-Gelug[2][3]