Pratomagno | |
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La croce del Pratomagno vista in lontananza. | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Arezzo Firenze |
Altezza | 1 592 m s.l.m. |
Catena | Subappennino toscano (negli Appennini) |
Coordinate | 43°39′N 11°39′E |
Mappa di localizzazione | |
Il Pratomagno è una dorsale che si innalza tra il Valdarno superiore e il Casentino a nord-ovest della città di Arezzo; interessa l'omonima provincia e, in piccola parte, la porzione sud-orientale di quella di Firenze.
La vetta più alta del massiccio montuoso raggiunge quota 1592 metri s.l.m. ed è denominato Monte Pianellaccio vicino alla più conosciuta Croce di Pratomagno (1591 metri s.l.m); altre cime elevate sono Poggio Masserecci (1548 metri s.l.m.), Poggio Uomo di Sasso (1537 metri s.l.m) e il Monte Secchieta (1449 metri s.l.m.), che divide la provincia di Arezzo da quella di Firenze.
Il clima è costituito da inverni rigidi con abbondanti precipitazioni nevose e non, ed estati fresche. L'inverno decorre da ottobre a maggio, periodo nel quale sono frequenti abbondanti nevicate. La cima è spazzata da forti venti durante buona parte dell'anno. Durante la stagione invernale le cime sono coperte da una spessa coltre di neve e le temperature possono scendere fino a parecchi gradi sotto lo zero.
La Croce del Pratomagno è un monumento che fu inaugurato il 2 settembre 1928: si tratta di una grande croce modulare in ferro che domina tutto il massiccio ed è visibile anche da grande distanza. Nel novembre 1966 a causa del maltempo crollò la parte alta che fu in seguito ricollocata nel 1969; il 27 luglio 2013 è stata fatta l'inaugurazione del nuovo restauro e della riqualificazione del luogo a cura del Servizio Edilizia della Provincia di Arezzo.
I territori comunali che si estendono sulle pendici del Pratomagno sono quelli di Poppi, Montemignaio, Castel San Niccolò, Ortignano Raggiolo, Castel Focognano, Talla, Pratovecchio Stia, Loro Ciuffenna, Castelfranco Piandiscò in provincia di Arezzo; Reggello, Pelago, Rufina e Londa in provincia di Firenze.
La dorsale è nettamente delimitata ad est, sud ed ovest dal fiume Arno.
Sulla cima del Pratomagno si schiantò il trasvolatore ed eroe della prima guerra mondiale australiano Herbert John Louis Hinkler durante un tentativo di viaggio dall'Inghilterra all'Australia. Una lapide commemorativa ricorda il tragico evento avvenuto probabilmente l'8 gennaio 1933.
Il versante ovest della montagna è particolarmente adatto al volo libero in parapendio e deltaplano, attività praticata nella zona sopra Reggello e Vallombrosa. Scendendo il versante est lungo la strada panoramica si accede alla vallata del Casentino. Il primo paese abitato che si incontra è l'antico borgo in pietra di Quota. Soprattutto d'estate, il Pratomagno è meta di cicloamatori ed escursionisti. Il Pratomagno è un luogo assai panoramico, soprattutto verso la direttrice sud-sud ovest; lo sguardo spazia infatti dall'Appennino Tosco-Emiliano fino al Trasimeno, al Monte Amiata e al Monte Cetona verso il Lazio, e fino alle vette che dividono l'Umbria dalle Marche (Monti Sibillini). È possibile inoltre vedere nitidamente Firenze. Nelle giornate più nitide è possibile vedere il Tirreno e la Corsica.