Gli ucraino-brasiliani (in portoghese: Ucraniano-brasileiro; in ucraino Українці Бразилії?, Ukrajinci Brazyliji) sono una comunità etnica del Brasile. Attualmente, 900.000 ucraini vivono nel Paese, dei quali l'80% si concentra in una regione collinare compatta (circa 5000 km2) nella parte centromeridionale nello stato del Paraná, nel sud del Brasile.[1] Questa regione è da loro chiamata l'Ucraina brasiliana.[2] Nuclei meno consistenti si trovano poi negli stati di San Paolo, Santa Catarina e Rio Grande do Sul.[1] Le città con la maggiore concentrazione di ucraini sono Prudentópolis (circa 38.000, ossia il 75% dell'intera popolazione cittadina), Curitiba (33.000) e União da Vitória (26.400).[3]
Il Brasile ospita la maggiore comunità ucraina dell'America latina[4], la terza a livello mondiale al di fuori del territorio dell'ex Unione Sovietica, subito dopo Stati Uniti e Canada. Rispetto agli ucraini del Nordamerica, quelli del Brasile (come pure quelli della vicina Argentina) discendono da ondate migratorie più antiche e tendono ad essere più poveri, più concentrati in ambito rurale e maggiormente attaccati alla propria identità culturale, nell'ambito della quale grande importanza viene assegnata alla Chiesa.[5] Il 70% circa degli ucraini del Brasile vive in comunità agricole chiamate "colonie", dove si coltivano soprattutto grano, riso, fagioli neri ed erva mate.[1]