Vinylon

Uomini nordcoreani con indosso uniformi di vinylon.

Il vinylon, o vinalon, è una fibra sintetica prodotta a partire dall'alcool polivinilico e con l'impiego di antracite e e calcare come materie prime. Il vinylon fu sviluppato per la prima volta in Giappone nel 1939 da Ichiro Sakurada, Ri Sung-gi e Hiroshi Kawakami.[1] La produzione sperimentale iniziò nel 1954 e nel 1961 fu edificato il "Complesso del vinylon 8 febbraio" a Hamhŭng, in Corea del Nord.[2] Il vasto impiego del vinylon in Corea del Nord viene spesso considerato come un esempio del successo dell'ideologia Juche, tanto da essere nota anche come fibra Juche.[3]

Il vinylon è la fibra nazionale della Corea del Nord ed è utilizzata per la maggior parte dei prodotti tessili, sostituendo fibre come cotone e nylon prodotti in piccole quantità. Oltre che per gli indumenti, il vinylon è usato anche per scarpe, corde e come ovatta per trapunte.

L'artista tessile Toshiko MacAdam ha utilizzato il vinylon nelle sue prime opere, poiché era relativamente più economico del nylon.[4]

Il vinylon è resistente al calore e alle sostanze chimiche ma presenta alcuni svantaggi: è rigido, ha un costo manifatturiero relativamente alto ed è difficile da tingere.[5]

Sintesi del vinylon.
  1. ^ Brevetto n° 147 958, 20 febbraio 1941, Ichiro Sakurada, Ri Sung-gi e Hiroshi Kawakami, emesso dall'Institute of Japan Chemical Fiber.
  2. ^ (EN) Can North Korea sustain industrial growth?, in The Korea Herald, 18 agosto 2010.
  3. ^ Barbara Demick, Nothing to envy: ordinary lives in North Korea, 1st ed, Spiegel & Grau, 2009, ISBN 9780385523905.
  4. ^ (EN) Vanessa Quirk, Meet the Artist Behind Those Amazing, Hand-Knitted Playgrounds, su archdaily.com, ArchDaily.
  5. ^ (EN) 'Vinalon', the North's proud invention, su fas.org, Federal Association of Scientists.

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