Virgin-nafta | |
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Caratteristiche generali | |
Aspetto | liquido giallastro |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-298-5 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 0,7 |
Temperatura di fusione | 30 °C - 210 °C |
Tensione di vapore (Pa) a 311 K | 3·10 6 - 5·10 6 |
Viscosità cinematica (m2/s a 40 °C) | 2,5·10-5 - 7,5·10-5 |
Indicazioni di sicurezza | |
Temperatura di autoignizione | 275-445 °C |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 224 - 304 - 315 - 336 - 411 |
Consigli P | 210 - 273 - 280 - 301+310 - 331 - 403+233 [1] |
La virgin-nafta è un prodotto della raffinazione del petrolio, costituita da una miscela di paraffine (idrocarburi saturi) a basso peso molecolare, con una bassa concentrazione di composti aromatici.[2] Lo zolfo organico è assente o presente in tracce.[2]
Si forma nella torre di raffinazione ad una temperatura approssimativamente intorno a 0÷150 °C nel caso di "virgin nafte leggere" (LVN) 150÷200 °C nel caso di "virgin nafte pesanti" (HVN). Insieme alla benzina e al cherosene costituisce la frazione liquida del petrolio più leggera.[3]
Viene utilizzata come combustibile o per ottenere carburanti per motori Diesel (gasolio).[2] Viene inoltre utilizzata in ambito petrolchimico come materia prima per la produzione di etilene e propilene.[3]