Abū Saʿd[1] ʿAbd al-Karīm Ibn al-Samʿānī ibn Abī Bakr Muḥammad b. Abī l-Muẓaffar (al-)Manṣūr al-Tamīmī al-Marwazī al-Shafiʿī, detto Tāj al-Islām (o al-Dīn), ossia "Corona dell'Islam" o "della religione" (in arabo ﺍﺑﻮ ﺳﻌﺪ ﻋﺒﺪ ﺍﻟﻜﺮﻴﻢ ﺍﺑﻦ ﺍﻟﺴﻤﻌﺎﻧﻲ ?; Merv, 10 febbraio 1113 – Merv, 26 dicembre 1166) è stato un genealogista arabo.
Ibn al-Samʿānī (ossia di Samʿān), fu un Arabo originario della tribù dei B. Tamīm, conosciuto come uno dei più importanti autori musulmani di genealogie (ansāb).
Di famiglia sciafeita, anche se il nonno era stato inizialmente hanafita, effettuò precocemente il suo ṭalab al-ʿilm, recandosi sulle orme paterne nella grande città di Nishapur e quindi a Ṭūs, prima di visitare per motivi di studio Iṣfahān e Hamadān, da cui si mosse per giungere a Baghdād. Fu poi nelle due Città Sante del Ḥijāz,[2] e nel Bilād al-Shām, per poi tornare verso oriente e visitare il Khwārazm, la città di Herāt, nell'attuale Afghanistan (allora parte del Khorasan), di Balkh (odierno Turkmenistan) e di Bukhāra e Samarcanda (Uzbekistan di oggi).