Cometa 15P/Finlay | |
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La cometa fotografata dalla stazione di Flagstaff dello U. S. Naval Observatory il 26 settembre 1960 | |
Scoperta | 26 settembre 1886 |
Scopritore | William H. Finlay |
Designazioni alternative | 1886 S1; 1886 VII; 1893 K1; 1893 III; 1906 V; 1919 II; 1926 V; 1953 VII, 1960 VIII; 1967 IX, 1974 X; 1981 XII, 1988 IX |
Parametri orbitali | |
(all'epoca 2457003,5 12 dicembre 2014[1]) | |
Semiasse maggiore | 3,488 UA |
Perielio | 0,976 UA |
Afelio | 5,999 UA |
Periodo orbitale | 6,51 anni |
Inclinazione orbitale | 6,799° |
Eccentricità | 0,720 |
Longitudine del nodo ascendente | 13,788° |
Argom. del perielio | 347,553° |
Par. Tisserand (TJ) | 2,620 (calcolato) |
Ultimo perielio | 27 dicembre 2014 |
Prossimo perielio | 13 luglio 2021[2] |
MOID da Terra | 0,00943284 UA |
Dati fisici | |
Dimensioni | 1,8 km |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine ass. | 14,9 |
Magnitudine ass. |
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La Cometa Finlay, formalmente 15P/Finlay, è una cometa periodica del Sistema solare, appartenente alla famiglia cometaria di Giove[3], scoperta da William Henry Finlay dall'Osservatorio del Capo il 26 settembre 1886.
La prima orbita parabolica fu calcolata nel 1886 e furono trovate alcune similarità con quella della cometa allora perduta C/1844 Q1 (de Vico) del 1844. Lewis Boss del Dudley Observatory di Schenectady raffinò l'orbita tenendo conto delle perturbazioni planetarie, giungendo alla conclusione che le due comete non potessero essere lo stesso oggetto.
Il ritorno del 1899 non fu osservato, mentre quello del 1906 fu particolarmente fortunato. La cometa transitò a 0,27 UA dalla Terra raggiungendo la sesta magnitudine. Nel 1910 un incontro ravvicinato con Giove (0,45 UA) alterò l'orbita, incrementando leggermente il periodo orbitale. Ciò determinò che nel 1919 la cometa si presentò in anticipo rispetto alle previsione e fu classificata come una "nuova" cometa, scoperta da T. Sasaki dell'Osservatorio di Kyoto il 25 ottobre.
La magnitudine della cometa è diminuita dopo il 1926 ed è solo dal 1953 che la cometa è stata osservata ad ogni suo ritorno.
Nel 1993 e nel 2004 sono avvenuti incontri ravvicinati tra la cometa e Giove che hanno ridotto la distanza dal Sole raggiunta al perielio. Sono attese quindi apparizioni che mediamente mostreranno un incremento nella magnitudine raggiunta dalla cometa.