Toutatis (4179 Toutatis) | |
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Fotocomposizione delle immagini dell'asteroide 4179 Toutatis riprese dalla sonda Chang'e 2 nel 2012. | |
Stella madre | Sole |
Scoperta | 4 gennaio 1989 |
Scopritore | Christian Pollas |
Classificazione | NEA, PHA, asteroide Apollo, geosecante, areosecante |
Famiglia | Alinda |
Classe spettrale | Sk |
Designazioni alternative | 1989 AC, 1934 CT |
Parametri orbitali | |
(all'epoca JD 2459800,5 9 agosto 2022) | |
Semiasse maggiore | 380682856 km 2,5446715 au |
Perielio | 142964118 km 0,9556425 au |
Afelio | 618401595 km 4,1337005 au |
Periodo orbitale | 1482,68 giorni (4,06 anni) |
Inclinazione sull'eclittica | 0,44830° |
Eccentricità | 0,6244535 |
Longitudine del nodo ascendente | 125,26269° |
Argom. del perielio | 277,92745° |
Anomalia media | 145,46113° |
Par. Tisserand (TJ) | 3,137 (calcolato) |
Ultimo perielio | 15 dicembre 2020 |
Prossimo perielio | 6 gennaio 2025 |
MOID da Terra | 0,00609937 au |
Dati fisici | |
Dimensioni | 1,70 × 2,03 × 4,26 km |
Diametro medio | 5,4 km |
Periodo di rotazione | 176 ore |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 8,8 e 22,4 |
Magnitudine ass. | 15,32 |
4179 Toutatis è un asteroide near-Earth del diametro medio di circa 5,4 km. Scoperto nel 1989, presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 2,5446715 au e da un'eccentricità di 0,6244535, inclinata di 0,44830° rispetto all'eclittica.
Il nome deriva da Toutatis, divinità della guerra, della fertilità e della ricchezza della mitologia celtica.
Toutatis è correlato con lo sciame meteorico delle Kappa Aquaridi.[1]
Il periodo di rivoluzione di Toutatis intorno al Sole è in risonanza 1:3 con quello di Giove e 1:4 con quello della Terra, il che significa che una volta ogni quattro anni l'asteroide si presenta alla minima distanza con il nostro pianeta. In particolare, il 29 settembre 2004 Toutatis è passato a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra; non si avvicinava così tanto dal 1353.
Toutatis è stato sorvolato il 13 dicembre 2012 dalla sonda spaziale cinese Chang'e 2, che al momento del massimo avvicinamento ha raggiunto una distanza minima di circa 3,2 km dalla superficie, viaggiando con una velocità di 10,7 km/s.[2][3]