Abramo | |
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Il sacrificio di Isacco, Caravaggio, Galleria degli Uffizi, 1594-1596 | |
Patriarca | |
Nascita | Ur, ? |
Morte | Terra di Canaan, ? |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi, Ebraismo, Islam |
Santuario principale | Tomba dei Patriarchi, Hebron |
Ricorrenza | 9 ottobre: Chiesa cattolica (assieme a santa Sara) |
Abramo (in ebraico אַבְרָהָם?, AFI: [ʔaβ.raː.ˈhaːm], da cui il significato "Padre di molti"; in arabo ابراهيم?, Ibrāhīm; Ur, ... – Terra di Canaan, ...; fl. XXI secolo a.C.) è un patriarca dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'islam.
La sua storia è narrata nel Libro della Genesi ed è ripresa nel Corano. Secondo Genesi (17,5[1]), il suo nome originale era Abram אַבְרָם [ʔaβ.ˈraːm], poi cambiato da Dio in Abraham.
Non esistono testimonianze indipendenti da Genesi dell'esistenza di Abramo:[2] secondo l'esegesi storico-critica non sarebbe quindi possibile attestare la sua storicità. La cronologia interna alla Bibbia colloca Abramo verso il 2000 a.C.[3] La redazione del testo biblico che parla di lui pare essere opera di un redattore sacerdotale, ai tempi dell'esilio babilonese (tra il VII e il VI secolo a.C.).[4] Come in genere succede per i testi riguardanti i patriarchi, non si tratta di biografie, né di racconti storici nel senso comune del termine, ma di fissazione per iscritto di tradizioni orali.[2] La Torah lo riporta nativo di Ur dei Caldei, una città dell'area babilonese nell'odierno Iraq.
Alcuni studiosi ritengono che i racconti su Abramo siano il risultato di tensioni tra gli ebrei: quelli che erano rimasti in Giuda durante la cattività babilonese affermavano il proprio diritto alla terra sulla base di una discendenza da Abramo, mentre i giudei di ritorno dall'esilio attribuivano autorità esclusivamente alla Torah e legavano il diritto alla terra all'Alleanza stretta da Dio con Mosè secondo la tradizione dell'Esodo.[5]