Accordi di Oslo

Disambiguazione – Se stai cercando l'accordo tra Israele e Palestina del 1995, detto "Accordi di Oslo 2", vedi Accordo ad interim sulla Cisgiordania e la Striscia di Gaza.
Breve video riguardante gli accordi di Oslo prodotto dalla Israeli News Company

Gli accordi di Oslo, ufficialmente chiamati Dichiarazione dei Principi riguardanti progetti di auto-governo ad interim o Dichiarazione di Principi (DOP), sono una serie di accordi politici conclusi ad Oslo (Norvegia) il 20 agosto 1993 e ratificati il 13 settembre dello stesso anno.

Yitzhak Rabin, Bill Clinton ed Yasser Arafat durante la firma degli accordi di Oslo del 13 settembre 1993

Furono la conclusione di una serie di intese segrete e pubbliche che erano state messe in moto in particolare dalla conferenza di Madrid del 1991, e di negoziati condotti nel 1993 tra il governo israeliano e l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (che agiva in rappresentanza del popolo palestinese), come parte di un processo di pace che mirava a risolvere il conflitto arabo-israeliano.

Gli accordi di Oslo hanno portato all'istituzione dell'Autorità Nazionale Palestinese – con il compito di autogovernare, in modo limitato, parte della Cisgiordania e la striscia di Gaza – e hanno riconosciuto l'OLP come partner di Israele nei negoziati sulle questioni in sospeso. I negoziati proseguirono portando nel 1995 ai cosiddetti accordi di Oslo 2, che ampliavano l'autogoverno ad altre parti della Cisgiordania. Malgrado le grandi speranze suscitate dagli accordi e dalle successive intese, che s'impegnavano alla normalizzazione delle relazioni d'Israele col mondo arabo, il conflitto non è stato risolto.

Le questioni più importanti ancora irrisolte riguardano i confini di Israele e Palestina, gli insediamenti israeliani, la presenza militare di Israele nei territori palestinesi. Gli accordi di Oslo non hanno portato ancora al riconoscimento generalizzato dello Stato di Palestina.


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