Achille | |
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La furia di Achille (1847), di Leon Benouville (Montpellier, Museo Fabre) | |
Saga | Ciclo Troiano |
Nome orig. | Ἀχιλλεύς (Achilleus) |
Lingua orig. | Greco antico |
Autore | Omero |
Interpretato da | |
Caratteristiche immaginarie | |
Epiteto | "piè veloce" o "piè rapido" o “divino” |
Specie | Eroe |
Sesso | Maschile |
Luogo di nascita | Ftia |
Professione | Condottiero |
Affiliazione | Dei olimpici (semidio) |
«Certo, un dappoco, un uomo da nulla chiamato sarei, se a te, qualunque cosa tu ordini, ceder dovessi. Questi comandi ad altri rivolgi, a me no: dètta legge agli altri, non a me: ch’io non sono disposto a ubbidirti.»
Achille (in greco antico: Ἀχιλλεύς?, Achilléus; in latino Ăchillēs, -is), soprannominato piè veloce, piè rapido o divino,[1] è un eroe leggendario della mitologia greca, protagonista della guerra di Troia descritta dall'Iliade.
Il mito di Achille è tra i più ricchi e antichi della mitologia greca: oltre all'Iliade, altre leggende hanno fatto proprio tale personaggio e si sono sforzate di completare il racconto della sua vita, inventando episodi che supplissero alle lacune dei poemi omerici. Via via si è venuto a formare un ciclo di Achille ricco di versioni sovente divergenti, come, per esempio il fatto che spesso dormisse nella foresta di giorno; versioni che hanno ispirato i poeti tragici ed epici dell'antichità, fino all'epoca romana. Achille viene anche identificato col patronimico Pelìde, essendo egli figlio del mortale Peleo.