Acido solforico | |
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Nome IUPAC | |
acido tetraossosolforico(VI) | |
Nomi alternativi | |
acido solforico (nome preferito) tetraossosolfato di diidrogeno vetriolo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | H2SO4 |
Massa molecolare (u) | 98,09 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 231-639-5 |
PubChem | 1118, 22066174 e 5152822 |
DrugBank | DBDB11309 |
SMILES | OS(O)(=O)=O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,84 |
Costante di dissociazione acida a 298 K | K1: ~ 105 K2: ~ 10−2 |
Solubilità in acqua | completa con reazione esotermica |
Temperatura di fusione | 10,3 °C (283,5 K) |
Temperatura di ebollizione | 337 °C (610 K) |
Tensione di vapore (Pa) a 293 K | 0,01 |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | −814 |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | −690 |
S0m(J·K−1mol−1) | 156,9 |
C0p,m(J·K−1mol−1) | 138,9 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 301 - 314 - 290 |
Consigli P | 280 - 301+330+331 - 305+351+338 - 309+310 [1] |
L'acido solforico è un acido minerale forte, liquido a temperatura ambiente, oleoso, incolore e inodore; la sua formula chimica è H2SO4, a volte riportata anche come SO2(OH)2. È l'ossiacido dello zolfo esavalente, o zolfo(VI). I suoi sali vengono chiamati solfati. Un solfato molto comune è il gesso, che è solfato di calcio diidrato.
In soluzione acquosa concentrata (>90%) è noto anche con il nome di vetriolo. Soluzioni di anidride solforica, che possono arrivare fino al 30%, in acido solforico sono note come oleum. Solubile in acqua e in etanolo con reazione esotermica anche violenta, in forma concentrata può causare gravi ustioni per contatto con la pelle.
L'acido solforico ha numerose applicazioni, sia a livello di laboratorio che industriale. Tra queste si annoverano: la produzione di fertilizzanti, il trattamento dei minerali, la sintesi chimica, la raffinazione del petrolio ed il trattamento delle acque di scarico. È impiegato inoltre come elettrolita negli accumulatori al piombo-acido per autoveicoli.
In combinazione con l'acido nitrico forma lo ione nitronio (NO+2), intermedio nella reazione di nitrazione, impiegata industrialmente per la produzione del trinitrotoluene (TNT), della nitroglicerina, del fulmicotone e di molti altri esplosivi.
Tra gli additivi alimentari, è identificato dalla sigla E 513.