Adrian Mitchell

Adrian Mitchell (Hampstead Heath, 24 ottobre 1932North London, 20 dicembre 2008) è stato un poeta, romanziere e drammaturgo inglese.

Era membro della Royal Society of Literature. Ex giornalista, divenne una figura nota della sinistra politica anti-autoritaria inglese. Per quasi mezzo secolo è stato il principale poeta del movimento per il disarmo nucleare del territorio britannico. Il critico Kenneth Tynan lo chiamava il Majakovskij britannico.[1]

Mitchell ha cercato nel suo lavoro di contrastare le conseguenze della sua affermazione che "La maggior parte delle persone ignora la maggior parte della poesia perché la maggior parte della poesia ignora la maggior parte delle persone".[2][3][4]

In un sondaggio del National Poetry Day nel 2005 la sua poesia "Human Beings" è stata la più votata tra le poesie che la gente vorrebbe fosse lanciata nello spazio.[5]
Nel 2003 è stato nominato, semi-seriamente, il "Poeta Laureato fantasma" della Gran Bretagna dalla rivista Red Pepper.[6][7]

Mitchell è stato per alcuni anni redattore per la poesia del New Statesman e fu il primo a pubblicare un'intervista con i Beatles.[8] Il suo lavoro per la Royal Shakespeare Company incluse US di Peter Brook e la versione inglese del Marat/Sade di Peter Weiss.[4]

Sempre ispirata dall'esempio del suo poeta preferito e precursore di William Blake, su cui scrisse l'acclamato Tyger per il Royal National Theatre, la sua produzione spesso rabbiosa mutò vorticosamente dalla satira anarchica contro la guerra, alla poesia d'amore e, sempre più, verso racconti e poesie per bambini. Scrisse anche libretti d'opera.[8]
The Poetry Archive ritiene il suo rendimento creativo estremamente prolifico.[9]

The Times ha scritto che Mitchell è stato una "voce schietta spesso venata di tenerezza". Le sue poesie su temi come la guerra nucleare, il Vietnam, le prigioni e il razzismo erano diventate "parte del folklore della sinistra. Le sue opere sono state spesso lette e cantate durante le manifestazioni".[10]

  1. ^ (EN) Adrian Mitchell, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2011).
  2. ^ Prefazione alla sua prima opera pubblicata (EN) Poems, Londra, Jonathan Cape, 1964, p. 64, ISBN 0-224-60873-8.
  3. ^ (EN) Michael Horovitz, Adrian Mitchell: Poet and playwright whose work was driven by his pacifist politics, su independent.co.uk, 23 dicembre 2008. URL consultato il 15 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2011).
  4. ^ a b (EN) Poet Adrian Michela dies, aged 76, su guardian.co.uk, The Guardian, 21 dicembre 2008. URL consultato il 15 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2012).
  5. ^ (EN) Poet Adrian Mitchell dies at 76, su news.bbc.co.uk, BBC, 21 dicembre 2008. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2009).
  6. ^ (EN) Adrian Mitchell, British Poetry’s Voice of the Left, Dies at 76, su nytimes.com, The New York Times, 23 dicembre 2008. URL consultato il 15 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2013).
  7. ^ (EN) Adrian Mitchell, su telegraph.co.uk, The Telegraph, 13 gennaio 2009. URL consultato il 15 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2009).
  8. ^ a b (EN) Adrian Mitchell, su home.luna.nl, luna.nl. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2009).
  9. ^ (EN) Adrian Mitchell (1932 - 2008), su poetryarchive.org, Poetry Archive. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2010).
  10. ^ (EN) Adrian Mitchell, ‘Shadow Poet Laureate’, dies aged 76, su entertainment.timesonline.co.uk, The Times, 22 dicembre 2008. URL consultato il 16 agosto 2011.

Developed by StudentB