Adriano

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Publio Elio Traiano Adriano
Imperatore romano
Busto di Adriano risalente al 130 circa
Nome originalePublius Aelius Hadrianus
Caesar Traianus Hadrianus Augustus
Regno11 agosto 117
10 luglio 138
Tribunicia potestas22 volte: dal dicembre del 117 fino alla ventiduesima (XXII) del dicembre del 137
TitoliPater Patriae dal 128
Salutatio imperatoria2 volte: la prima al momento della assunzione del potere imperiale nel 117 e la seconda nel 135 al termine della rivolta giudaica.
Nascita24 gennaio 76
Italica
Morte10 luglio 138 (62 anni)
Baia
SepolturaMausoleo di Adriano
PredecessoreTraiano
SuccessoreAntonino Pio
ConiugeVibia Sabina[1]
Figlinessuno
Adottivi:
Lucio Elio Cesare
Antonino Pio
DinastiaAntonini
PadrePublio Elio Adriano Afro
MadreDomizia Paolina
Tribuno militaredella Legio II Adiutrix in Pannonia inferiore (95); della Legio V Macedonica in Mesia inferiore (96); della Legio XXII Primigenia in Germania superiore (97); della Legio I Minervia (98).
Questuranel 101
Vigintiviratofu uno dei decemviri stlitibus iudicandis
Tribunato della plebenel 105
Preturanel 106
Legatus legionisdella Legio I Minervia nel 106, in Germania inferiore
Consolato3 volte: nel 108 (suffectus), 118 e 119
Legatus Augusti pro praetoredella Pannonia inferiore nel 107; della Siria nel 117
Pontificato maxal momento dell'assunzione del trono nel 117
Sacerdoziotra i sodales Augustales, prima del 112

Publio Elio Traiano Adriano, noto semplicemente come Adriano (in latino Publius Aelius Traianus Hadrianus; Italica, 24 gennaio 76Baia, 10 luglio 138), è stato un imperatore romano, della dinastia degli imperatori adottivi, che regnò dal 117 fino alla sua morte.

Successore di Traiano, fu uno dei "buoni imperatori" secondo lo storico Edward Gibbon. Colto e appassionato ammiratore della cultura greca, viaggiò per tutto l'impero e valorizzò le province. Fu attento a migliorare le condizioni dei militari. In Britannia fece costruire un vallo fortificato, il Vallo di Adriano. Inaugurò una nuova strategia militare per l'impero: all'espansione e alla conquista preferì il consolidamento dei confini e della loro difesa. Mantenne le conquiste di Traiano, a parte la Mesopotamia che assegnò a un sovrano vassallo. Il suo governo fu caratterizzato da tolleranza, efficienza e splendore delle arti e della filosofia. Grazie alle ricchezze provenienti dalle conquiste, Adriano ordinò l'edificazione di molti edifici pubblici in Italia e nelle province, come terme, teatri, anfiteatri, strade e porti. Nella villa che fece costruire a Tivoli riprodusse i monumenti greci che amava di più e trasformò la sua dimora in museo. L'imperatore lasciò un segno indelebile anche a Roma, con l'edificazione del Mausoleo, la Mole Adriana, e con la ricostruzione del Pantheon, distrutto da un incendio.

  1. ^ Antinoo fu l'amante e il favorito ufficiale dell'imperatore

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