SIAI-Marchetti SF-260 Aermacchi SF-260 | |
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Un SF-260EA dell'Aeronautica Militare durante la "Giornata Azzurra" 2006 sull'aeroporto di Pratica di Mare | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 1 o 2 persone |
Progettista | Stelio Frati |
Costruttore | SIAI-Marchetti |
Data primo volo | 15 luglio 1964 |
Data entrata in servizio | 1976 (Aeronautica Militare) |
Utilizzatore principale | Aeronautica Militare |
Altri utilizzatori | Hukbong Himpapawid ng Pilipinas Composante air de l'armée belge |
Esemplari | 900 (al 31 luglio 2012) |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,10 m |
Apertura alare | 8,35 m |
Altezza | 2,68 m |
Superficie alare | 10,10 m² |
Peso a vuoto | 720 kg |
Peso max al decollo | 1 200 kg |
Propulsione | |
Motore | 1 Avco Lycoming 0-540-E4A5 |
Potenza | 260 hp (195 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 439 km/h |
Autonomia | 1 440 km |
Tangenza | 4 660 m |
Note | dati riferiti alla versione SF-260AM. Nella versione W può portare fino a 300 kg di razzi, bombe e pod |
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Il SIAI-Marchetti SF-260, in seguito Aermacchi SF-260, è un aeroplano monomotore ad ala bassa costruito e sviluppato dall'azienda italiana SIAI-Marchetti negli anni sessanta e successivamente commercializzato, oltre che dalla casa stessa, dalla Aermacchi, a seguito della sua acquisizione.
Progettato dall'ingegnere Stelio Frati, è destinato primariamente all'aviazione generale per uso sportivo e da turismo, ma grazie alle sue grandi capacità di addestratore basico è largamente usato nelle scuole di volo, anche in quelle militari.[1]
L'Aeronautica Militare lo utilizza come addestratore basico e i piloti prendono il primo brevetto della loro carriera (il BPA, Brevetto Pilota di Aeroplano) a bordo di questo aereo. È stato prodotto in più di 900 esemplari, risultando così, insieme all'Aermacchi MB-326, l'aereo italiano di maggior successo commerciale nel dopoguerra per velivoli della sua categoria.[2] Dal gennaio 1997 il progetto è passato all'Aermacchi, che, con la costituzione di un team dedicato sia per la progettazione sia per l'assemblaggio, ha rinvigorito il progetto con modifiche tanto strutturali quanto impiantistiche, facendo rivivere alla macchina una seconda giovinezza. Tra le modifiche principali introdotte dal team possiamo ricordare l'adozione di un nuovo impianto combustibile, l'installazione di un impianto di condizionamento, l'introduzione dell'autopilota, nuovi sedili, oltre a un'avionica di ultima generazione.