Gli afroamericani (in ingleseAfrican-American, Afro-American, oppure Black American) sono un gruppo etnico costituito da statunitensi con ascendenza totale o parziale proveniente dall'Africa subsahariana.[1][2] Il termine generalmente denota i discendenti degli africani schiavizzati divenuti di nazionalità statunitense.[3][4][5] Sebbene alcuni immigrati neri o i loro figli si identifichino come afroamericani, la maggior parte degli immigrati di prima generazione preferisce identificarsi con la propria nazione di origine.[6]
Negli Stati Uniti, gli afroamericani costituiscono il terzo gruppo etnico più grande, dopo i bianchi e gli ispanici e latinoamericani.[7] La maggior parte degli afroamericani discende dalle persone schiavizzate entro i confini degli attuali Stati Uniti.[8][9] In media, gli afroamericani hanno origini in Africa occidentale e centrale.[10]
La storia afroamericana comincia nel XVI secolo, con l'inizio della tratta atlantica, in cui persone provenienti dall'Africa occidentale e centrale venivano venduti ai mercanti di schiavi europei e portati al di là dell'Atlantico. Dopo l'arrivo nelle Americhe, venivano venduti ai coloni europei e messi a lavorare nelle piantagioni, in particolare nelle colonie meridionali. Prima e durante la rivoluzione, i pochi che riuscirono a ottenere la libertà tramite la manomissione o la fuga fondarono comunità indipendenti. Dopo la fondazione degli Stati Uniti nel 1783, la maggioranza delle persone nere continuavano ad essere in schiavitù, e concentrate nel Sud, e i quattro milioni di schiavi furono liberati durante e al termine della guerra civile con la ratifica del XIII emendamento.[11] Durante la Ricostruzione, ottennero la cittadinanza e il diritto di voto (tramite il XIV e XV emendamento); per via della diffusa ideologia della supremazia bianca, erano trattati come cittadini di seconda classe e si trovarono presto segregati nel Sud. Queste circostanze cambiarono per via della partecipazione ai conflitti militari degli Stati Uniti, a una sostanziale emigrazione dal Sud, all'eliminazione legale della segregazione razziale, e infine ai movimenti per i diritti civili che propugnavano la libertà sociale e politica. Tuttavia, permane nel XXI secolo il problema del razzismo nei confronti degli afroamericani. Nel 2008, Barack Obama diventò il primo afroamericano ad essere eletto presidente degli Stati Uniti d'America.[12]
La cultura afroamericana ha avuto un'importante influenza sulla cultura globale, contribuendo allo sviluppo di arti visive, letteratura, filosofia, politica, cucina, sport e musica. Il contributo afroamericano alla musica di massa è tanto profondo che in pratica tutta la musica americana, tra cui jazz, gospel, blues, disco, hip hop, R&B, soul e rock, ha origine almeno in parte nella comunità afroamericana.[13][14]
Nel 2017 il 14,1% della popolazione, per un totale di 45 789 188 cittadini, si considera afroamericano.[15] Nel 2019, l'Ufficio del censimento degli Stati Uniti d'America censisce la popolazione afroamericana nel numero di 46.713.850.[16]
^"The Black Population: 2010" (PDF), Census Bureau, September 2011. "Black or African Americans" refers to a person having origins in any of the Black racial groups of Africa. The Black racial category includes people who marked the "Black, African Am., or Negro" checkbox. It also includes respondents who reported entries such as African American; Sub-Saharan African entries, such as Kenyan and Nigerian; and Afro-Caribbean entries, such as Haitian and Jamaican."
^African Americans Law & Legal Definition: "African Americans are citizens or residents of the United States who have origins in any of the black populations of Africa. In the United States, the terms are generally used for Americans with at least partial Sub-Saharan African ancestry."
«most (but not all) Americans of African descent are grouped racially as Black; however, the term African American refers to an ethnic group, most often to people whose ancestors experienced slavery in the United States (Soberon, 1996). Thus, not all Blacks in the United States are African-American (for example, some are from Haiti and others are from the Caribbean).»
«African American refers to descendants of enslaved Black people who are from the United States. The reason we use an entire continent (Africa) instead of a country (e.g., Irish American) is because slave masters purposefully obliterated tribal ancestry, language, and family units in order to destroy the spirit of the people they enslaved, thereby making it impossible for their descendants to trace their history prior to being born into slavery.»
^Gomez, Michael A: Exchanging Our Country Marks: The Transformation of African Identities in the Colonial and Antebellum South, p. 29. Chapel Hill, NC: University of North Carolina, 1998.