Agamennone

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Agamennone
Agamennone seduto su una roccia mentre sorregge uno scettro, particolare da un frammento di coperchio di un lekanis attico a figure rosse della cerchia del Pittore dei Meidei, ca. 410-400 a.C., proveniente dalla villa Ramellini in contrada Santa Lucia a Taranto, attualmente al Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
SagaCiclo Troiano
Nome orig.Ἀγαμέμνων (Agamémnon)
Lingua orig.Greco antico
AutoreOmero
1ª app. inIliade di Omero
Caratteristiche immaginarie
EpitetoAtride (patronimico)
Specieumano
Sessomaschio
Professionere dell'Argolide[1]

Agamennone (in greco antico: Ἀγαμέμνων?, Agamèmnōn, "molto determinato") è una delle figure più importanti della mitologia greca, re dell'Argolide e capo supremo degli Achei nella guerra di Troia. Figlio del re Atreo di Micene (o Argo)[2] e della regina Erope, era inoltre il fratello di Menelao e cugino di Egisto. Divenne a sua volta re di Micene e sposò Clitennestra, sorella di Elena. Dalla loro unione nacquero almeno quattro figli: Elettra, Ifigenia, Crisotemi e Oreste, a cui alcuni aggiungono Ifianassa e Laodice, che i più considerano due nomi alternativi per Ifigenia ed Elettra.

  1. ^ Nel Ciclo Troiano non è molto chiaro intuire su che città regnasse Agamennone. Si può presagire comunque che regnasse o su Micene o su Argo e che ad ogni modo fosse il capo degli Achei. Sono più certe invece le informazioni fornite dai tragediografi del V secolo, che considerano Agamennone come re di Argo.
  2. ^ Il mito è incerto riguardo alla collocazione della vicenda a Micene o ad Argo. Anche i poemi omerici danno informazioni contraddittorie in merito.

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