Alboino

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Alboino
Ritratto di Re Alboino, dalle Cronache di Norimberga
Re dei Longobardi
Stemma
Stemma
In carica560/5 circa –
28 giugno 572
PredecessoreAudoino
SuccessoreClefi
Re d'Italia
Dominus Italiæ[1]
In carica3 settembre 569[2] –
28 giugno 572
Predecessorevacante
(Teia nel 553)
SuccessoreClefi
NascitaPannonia, 530 circa
MorteVerona, 28 giugno 572
Casa realeGausi
PadreAudoino
MadreRodelinda
ConsorteClodosvinta
Rosmunda
FigliAlpsuinda
ReligioneArianesimo

Alboino (Pannonia, 530 circa – Verona, 28 giugno 572) è stato re dei Longobardi dal 560 circa al 572, anno del suo assassinio.

Nel 568 guidò il suo popolo alla conquista dell'Italia, abbandonando la terra natia, la Pannonia. Dopo essere riuscito a conquistare parzialmente l'Italia, divenne un personaggio leggendario. Esistevano diversi canti epici longobardi sulle sue imprese; Paolo Diacono vi si ispira per numerosi episodi da lui narrati nella sua Historia Langobardorum[3]. La storia si confonde con la fantasia, a causa delle tradizionali gesta arricchite via via con il passare del tempo, e la sua figura sfocia pertanto nella leggenda, rendendo la cronologia e i fatti molto spesso confusi.

  1. ^ Enciclopedia Treccani, Alboino re dei Longobardi.
  2. ^ Data della presa di Milano.
  3. ^ Paolo Diacono, Historia Langobardorum, I, 23, 24, 27; II, 28.

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