Alcide De Gasperi

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Alcide De Gasperi
Alcide De Gasperi nel 1947

Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana
Durata mandato14 giugno 1946 –
17 agosto 1953
Capo di StatoEnrico De Nicola
Luigi Einaudi
Vice presidenteLuigi Einaudi[1]
Randolfo Pacciardi[1]
Giuseppe Saragat[2]
Attilio Piccioni[3]
Giovanni Porzio[4]
PredecessoreSe stesso[5]
SuccessoreGiuseppe Pella

Capo provvisorio dello Stato
(de facto)
Durata mandato13 giugno 1946 –
28 giugno 1946
Predecessorecarica istituita
(Umberto II di Savoia come Re d'Italia)
SuccessoreEnrico De Nicola[6]

Presidente del Consiglio dei Ministri, Primo Ministro Segretario di Stato
del Regno d'Italia
[7]
Durata mandato10 dicembre 1945 –
13 giugno 1946
MonarcaUmberto II[8]
Vice presidentePietro Nenni
PredecessoreFerruccio Parri
SuccessoreSé stesso[9]

Ministro dell'interno
Durata mandato10 luglio 1946 –
2 febbraio 1947
PresidenteSé stesso
PredecessoreGiuseppe Romita
SuccessoreMario Scelba

Ministro degli esteri
Durata mandato12 dicembre 1944 –
18 ottobre 1946
PresidenteIvanoe Bonomi
Ferruccio Parri
Sé stesso
PredecessoreIvanoe Bonomi
SuccessorePietro Nenni

Durata mandato26 luglio 1951 –
17 agosto 1953
PresidenteSé stesso
PredecessoreCarlo Sforza
SuccessoreGiuseppe Pella

Presidente del Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana
Durata mandato22 settembre 1946 –
19 agosto 1954
PredecessoreCarica creata
SuccessoreAdone Zoli
Gruppo
parlamentare
Democratico Cristiano

Segretario della Democrazia Cristiana
Durata mandato31 luglio 1944 –
22 settembre 1946
PredecessoreCarica creata
SuccessoreAttilio Piccioni
Gruppo
parlamentare
Politici

Durata mandato28 settembre 1953 –
29 giugno 1954
PredecessoreGuido Gonella
SuccessoreAmintore Fanfani

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato25 giugno 1946 –
24 giugno 1953
LegislaturaAC, I, II
CircoscrizioneTrento
Incarichi parlamentari
  • Componente della I commissione: affari interni (I, II)
  • Componente della II commissione: affari esteri (I)
  • Componente della rappresentanza della Camera all'assemblea della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (II)
Sito istituzionale

Segretario del Partito Popolare Italiano
Durata mandato20 maggio 1924 –
14 dicembre 1925
PredecessoreSegreteria congiunta composta da Giulio Rodinò, Giuseppe Spataro e Giovanni Gronchi
SuccessoreSegreteria collettiva composta dalla Pentarchia Antonio Alberti, Giovanni Battista Migliori, Marco Rocco, Rufo Ruffo della Scaletta e Dino Secco Suardo

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato11 giugno 1921 –
21 gennaio 1929
LegislaturaXXVI, XXVII
Gruppo
parlamentare
Popolare
CircoscrizioneTrento, Veneto
Sito istituzionale

Deputato dell'Impero Austriaco
Durata mandato21 giugno 1911 –
4 novembre 1918
PredecessoreBonfilio Paolazzi
SuccessoreCollegio abolito[10]
LegislaturaXII
Gruppo
parlamentare
Popolare italiano
CollegioTirolo 22-Fassa

Presidente
dell'Assemblea comune europea
Durata mandato1º gennaio 1954 –
19 agosto 1954
PredecessorePaul-Henri Spaak
SuccessoreGiuseppe Pella

Deputato regionale del Tirolo
Durata mandato25 maggio 1914 –
4 novembre 1918
LegislaturaXI

Dati generali
Prefisso onorificoservo di Dio
Partito politicoPPT (1906-1919)
PPI (1919-1926)
DC (1943-1954)
Titolo di studioLaurea in Lettere
UniversitàUniversità di Vienna
ProfessionePolitico, giornalista, insegnante
FirmaFirma di Alcide De Gasperi

Alcide Amedeo Francesco[11] De Gasperi, all'anagrafe Degasperi[12] (; Pieve Tesino, 3 aprile 1881Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), è stato un politico e patriota italiano, fondatore della Democrazia Cristiana e Presidente del Consiglio in 8 successivi governi di coalizione, da dicembre 1945 ad agosto 1953.

Nato in Trentino, allora nella Cisleitania dell'Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei deputati austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella contea del Tirolo; dopo la prima guerra mondiale e l'unione del Trentino al Regno d'Italia, fu esponente del Partito Popolare Italiano. Arrestato dai fascisti, visse emarginato durante la dittatura di Benito Mussolini, alla cui caduta riemerse come leader incontrastato del suo partito, la DC. Fu l'ultimo Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia, sotto la monarchia di Umberto II, poi brevemente capo provvisorio dello Stato dopo il referendum del 2 giugno 1946. Successivamente a tale incarico, il 13 luglio gli venne affidato, da parte di Enrico De Nicola, il compito di formare un nuovo governo, diventando il primo Capo del Governo dell'Italia Repubblicana; inaugurò la stagione politica del centrismo, cioè la coalizione formata dalla DC e dai cosiddetti partiti laici: PRI, PLI e PSDI.

Annoverato tra i più influenti statisti dell'Europa del XX secolo, De Gasperi fu il padre fondatore dello Stato repubblicano, ponendo le basi per quello che sarebbe divenuto l'assetto politico della Prima Repubblica; ed è ritenuto, assieme al connazionale Altiero Spinelli, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, al cancelliere della Germania Ovest Konrad Adenauer, all'olandese Johan Willem Beyen e al belga Paul-Henri Spaak, uno dei fondatori dell'Unione europea.

Fervente cattolico, la Chiesa cattolica lo ha insignito del titolo di servo di Dio nel 1993, quando ne venne avviata la causa di beatificazione.[13]

  1. ^ a b Dal 1º giugno 1947 al 24 maggio 1948.
  2. ^ Dal 1º giugno 1947 al 27 gennaio 1950.
  3. ^ Dal 24 maggio 1948 al 27 gennaio 1950 e dal 26 luglio 1951 al 17 agosto 1953.
  4. ^ Dal 24 maggio 1948 al 27 gennaio 1950
  5. ^ Come Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia.
  6. ^ Dal 1948 primo Presidente della Repubblica Italiana.
  7. ^ Tutte le Gazzette Ufficiali del Regno d'Italia fino al 10 giugno 1946 (data in cui fu pubblicata l'ultima G.U. prima della proclamazione della Repubblica) riportano tale dicitura. Fonte (ultima G.U. 10-06-1946).
  8. ^ Prima come luogotenente del Regno e poi come Re d'Italia: anche il primo decreto di nomina di De Gasperi fu firmato da Umberto, essendosi Vittorio Emanuele ritirato dalla vita pubblica attiva per questioni di opportunità politica.
  9. ^ Come Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana.
  10. ^ A causa del crollo dell'Impero austro-ungarico.
  11. ^ La Grande Storia - Alcide De Gasperi. Un uomo d'altri tempi Archiviato il 17 novembre 2016 in Internet Archive., min. 04:00, andato in onda il 24 agosto 2012.
  12. ^ Nonostante sia il registro parrocchiale del luogo di nascita (Pieve Tesino) sia la sua firma su tutti i documenti (come si vede, ad esempio, sulla copia originale dell'Accordo De Gasperi-Gruber) attestino la grafia Degasperi, è comunemente diffusa la variante erronea De Gasperi, che campeggia anche nel titolo e nel testo di questa voce.
  13. ^ Alcide De Gasperi forse Santo: inizia la causa di beatificazione, su la Repubblica, 4 giugno 1993. URL consultato il 22 settembre 2017 (archiviato il 22 settembre 2017).

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