Altiero Spinelli

Altiero Spinelli

Commissario europeo per la politica industriale e tecnologica
Durata mandato6 gennaio 1973 –
1976
PresidenteFrançois-Xavier Ortoli
PredecessoreSé stesso
(Ricerca e Industria)
SuccessoreCesidio Guazzaroni (Politica industriale e tecnologica [senza l'acciaio]), Henri François Simonet (Politica industriale e tecnologica [acciaio])

Commissario europeo per gli affari industriali, per la ricerca generale e la tecnologia e per il Centro comune di ricerca
Durata mandato1º luglio 1970 –
6 gennaio 1973
PresidenteFranco Maria Malfatti
Sicco Mansholt
PredecessoreGuido Colonna di Paliano
SuccessoreSé stesso
(Politica industriale e tecnologica)

Europarlamentare
Durata mandato17 luglio 1979 –
23 maggio 1986
LegislaturaI, II
Gruppo
parlamentare
COM
Incarichi parlamentari
I legislatura:
  • Vicepresidente della Commissione per i bilanci (1979-1982)
  • Membro della Commissione per gli affari istituzionali (1982-1984)
  • Membro della Commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori (1982-1984)
  • Membro della Delegazione per le relazioni con i paesi dell'Europa del Nord e il Consiglio nordico (1982-1984)

II legislatura

  • Presidente della Commissione per gli affari istituzionali (1984-1986)
  • Membro della Commissione per i bilanci (1984-1986)
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato5 luglio 1976 –
11 luglio 1983
LegislaturaVII, VIII
Gruppo
parlamentare
Misto-Indipendenti di sinistra
CircoscrizioneLazio
CollegioRoma
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoSinistra indipendente (1948-1986)
In precedenza:
PCd'I (1921-1937)
Pd'A (1943-1946)
CDR (1946)
Titolo di studioDiploma di liceo classico
ProfessioneScrittore, politico

Altiero Spinelli (Roma, 31 agosto 1907Roma, 23 maggio 1986) è stato un politico e scrittore italiano, sovente citato come padre fondatore dell'Unione europea per la sua influenza sull'integrazione europea post-bellica.

Militante comunista e antifascista in gioventù[1], nel 1941, internato a Ventotene, insieme ad Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni redasse il manifesto "Per un'Europa libera e unita" (più comunemente noto come Manifesto di Ventotene), considerato un precursore del processo di integrazione europea.

Nel 1943 fu fondatore del Movimento Federalista Europeo e poi cofondatore dell'Unione dei Federalisti Europei. Ricoprì diversi incarichi nelle istituzioni comunitarie e italiane, tra cui: membro della Commissione europea dal 1970 al 1976, poi del Parlamento italiano (1976) e quindi del primo Parlamento europeo nel 1979. Fu promotore di un progetto di trattato istitutivo di un'Unione Europea con marcate caratteristiche federali che venne adottato dal Parlamento europeo nel 1984.

Questo progetto influenzò in maniera significativa il primo tentativo di profonda revisione dei trattati istitutivi della CEE e dell'EURATOM, l'Atto unico europeo. Fu membro del parlamento europeo per dieci anni, eletto nelle liste del Partito Comunista Italiano come indipendente, e rimase uno degli attori politici principali sulla scena europea attraverso il Club del coccodrillo, da lui fondato e animato nel 1981.

  1. ^ Altiero Spinelli, su treccani.it, Enciclopedia Treccani. URL consultato il 30 agosto 2022.

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