Altiero Spinelli | |
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Commissario europeo per la politica industriale e tecnologica | |
Durata mandato | 6 gennaio 1973 – 1976 |
Presidente | François-Xavier Ortoli |
Predecessore | Sé stesso (Ricerca e Industria) |
Successore | Cesidio Guazzaroni (Politica industriale e tecnologica [senza l'acciaio]), Henri François Simonet (Politica industriale e tecnologica [acciaio]) |
Commissario europeo per gli affari industriali, per la ricerca generale e la tecnologia e per il Centro comune di ricerca | |
Durata mandato | 1º luglio 1970 – 6 gennaio 1973 |
Presidente | Franco Maria Malfatti Sicco Mansholt |
Predecessore | Guido Colonna di Paliano |
Successore | Sé stesso (Politica industriale e tecnologica) |
Europarlamentare | |
Durata mandato | 17 luglio 1979 – 23 maggio 1986 |
Legislatura | I, II |
Gruppo parlamentare | COM |
Incarichi parlamentari | |
I legislatura:
II legislatura
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Sito istituzionale | |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 5 luglio 1976 – 11 luglio 1983 |
Legislatura | VII, VIII |
Gruppo parlamentare | Misto-Indipendenti di sinistra |
Circoscrizione | Lazio |
Collegio | Roma |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Sinistra indipendente (1948-1986) In precedenza: PCd'I (1921-1937) Pd'A (1943-1946) CDR (1946) |
Titolo di studio | Diploma di liceo classico |
Professione | Scrittore, politico |
Altiero Spinelli (Roma, 31 agosto 1907 – Roma, 23 maggio 1986) è stato un politico e scrittore italiano, sovente citato come padre fondatore dell'Unione europea per la sua influenza sull'integrazione europea post-bellica.
Militante comunista e antifascista in gioventù[1], nel 1941, internato a Ventotene, insieme ad Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni redasse il manifesto "Per un'Europa libera e unita" (più comunemente noto come Manifesto di Ventotene), considerato un precursore del processo di integrazione europea.
Nel 1943 fu fondatore del Movimento Federalista Europeo e poi cofondatore dell'Unione dei Federalisti Europei. Ricoprì diversi incarichi nelle istituzioni comunitarie e italiane, tra cui: membro della Commissione europea dal 1970 al 1976, poi del Parlamento italiano (1976) e quindi del primo Parlamento europeo nel 1979. Fu promotore di un progetto di trattato istitutivo di un'Unione Europea con marcate caratteristiche federali che venne adottato dal Parlamento europeo nel 1984.
Questo progetto influenzò in maniera significativa il primo tentativo di profonda revisione dei trattati istitutivi della CEE e dell'EURATOM, l'Atto unico europeo. Fu membro del parlamento europeo per dieci anni, eletto nelle liste del Partito Comunista Italiano come indipendente, e rimase uno degli attori politici principali sulla scena europea attraverso il Club del coccodrillo, da lui fondato e animato nel 1981.