«Signore di ciò che è, permanente in tutte le cose, unico in sua natura come il Seme degli dei […] capo di tutti gli dei.[…] La tua dolcezza è nel cielo settentrionale, la tua bellezza rapisce i cuori, l'amore di te fa languide le braccia, la tua forma bella rende deboli le mani, e i cuori, alla tua vista, ogni cosa dimenticano. Tu sei l'unico che fece tutto ciò che è.»
Equiparabile come funzione a Zeus (religione greca) e a Giove (religione romana), la sua posizione di Re degli Dei sfociò, talvolta, in una sorta di monoteismo virtuale quando tutti gli dei erano ritenuti sue manifestazioni. Insieme a Osiride, Amon-Ra è il dio che compare con più frequenza nelle fonti egizie[17]. Come divinità principale dell'impero egizio, Amon-Ra fu adorato anche fuori dall'Egitto, nell'antica Libia e in Nubia. Con il nome di Zeus-Ammone, fu venerato anche dai greci[18].
^Alfonso Di Nola (a cura di), Dal Nilo all'Eufrate. Letture dell'Egitto, dell'Assiria e di Babilonia, Novara, Edipem, 1974, p. 197, SBNIT\ICCU\SBL\0578143.
^Ammone, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 luglio 2017.
^ Michael Brennan Dick, Born in heaven, made on earth: the making of the cult image in the ancient Near East, Eisenbrauns, 1999, p. 184, ISBN1-57506-024-8.