Andrea Basili, o anche Basily (Città della Pieve, 16 dicembre 1705 – Loreto, 28 agosto 1777), è stato un compositore e teorico della musica italiano.
Dopo aver compiuto i propri studi musicali a Roma sotto l'insegnamento di Tommaso Bernardo Gaffi, tra il maggio e il dicembre del 1729 fu maestro di cappella della Cattedrale di Tivoli, dove fece rappresentare, nel 1737, il suo primo oratorio, Il Martirio di Santa Sinforosa e dei sette Santi suoi Figlioli Nobili Tiburtini. Diventò membro nel 1732 dei musicisti del Campidoglio come trombone-organista e nel 1738 della Congregazione di Santa Cecilia. Il 10 marzo 1740 fu nominato maestro della cappella della Santa Casa di Loreto, posizione che tenne sino alla morte, che ebbe luogo a causa di un colpo apoplettico.[1] Durante la sua vita mantenne un'amicizia epistolare con Padre Martini.[2] È il padre del più noto Francesco Basily (o anche Basilj). È lo zio di Pasquale Antonio Basili.[3]
Basili durante la sua epoca fu un contrappuntista dotato e un compositore assai noto nella musica a cappella e organistica. La sua fama è legata principalmente alla sua opera didattica per clavicembalo Musica universale, la quale comprende 24 scale, 24 esercizi per il basso, 24 fughe e 24 sonate.