Gli antidepressivi di terza generazione sono una classe di psicofarmaci utilizzati nel trattamento di diversi disturbi d'ansia e dell'umore, caratterizzati da un meccanismo d'azione innovativo e una approvazione recente. Si contrappongono agli antidepressivi di prima generazione (IMAO irreversibili e triciclici) e di seconda generazione (SSRI, SNRI) rispetto ai quali sembrerebbero avere maggiore velocità di azione (pochi giorni), maggiore efficacia specie nei confronti di sintomi secondari (come le disfunzioni cognitive), miglior profilo di effetti collaterali e minori interazioni farmacologiche.[1]
Di questi fanno parte i farmaci così detti "multimodali" (cioè in grado di agire su più target terapeutici contemporaneamente) e gli IMAO reversibili.[2] La loro recente approvazione, nonché la mancanza di ampi studi comparativi con classi di farmaci più vecchi, non ne ha permesso ancora la diffusa utilizzazione da parte dei medici.