Antoon van Dyck

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«Grande per la Fiandra era la fama di Pietro Paolo Rubens, quando in Anversa nella sua scuola sollevossi un giovinetto portato da così nobile generosità di costumi e da così bello spirito nella pittura che ben diede segno d'illustrarla ed acrescerle splendore.»

Autoritratto con girasole, 1632-1633

Antoon van Dyck[2] (Anversa, 22 marzo 1599Londra, 9 dicembre 1641) è stato un pittore fiammingo, principalmente ritrattista, che divenne il primo pittore di corte in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Italia. È universalmente noto per i ritratti della nobiltà genovese e di Carlo I re d'Inghilterra, dei membri della sua famiglia e della sua corte. Con il suo metodo di pittura di rilassata eleganza, influenzò i ritrattisti inglesi, come Peter Lely, per i successivi anni. Oltre ai ritratti, per i quali fu molto apprezzato, si occupò anche di soggetti biblici e mitologici, introducendo alcune notevoli innovazioni pittoriche.

Fu allievo e amico del pittore Peter Paul Rubens, del quale assimilò la tecnica e in parte lo stile. Dopo aver trascorso la giovinezza ad Anversa, si spostò in Italia, dove compì il rituale viaggio di formazione, caratteristico di tutti i grandi pittori fiamminghi. Qui ebbe l'opportunità di vedere e copiare alcune grandi opere rinascimentali, specialmente del suo pittore favorito, Tiziano. Di ritorno dall'Italia, passò in Inghilterra, alla corte di Carlo I Stuart, dove si occupò quasi esclusivamente di ritratti.

  1. ^ Bellori, p. 271.
  2. ^ Il modo originale di scrivere il nome e cognome in olandese è "Antoon van Dijck" (pronuncia: ‹van dèik›). Durante i suoi viaggi l'artista ha visto adattare il proprio nome al luogo di permanenza: così si sono generati gli altrettanto corretti "Anthony" (inglese), "Antonio" od "Anthonio" (italiano) ed "Antoine" (francese). Il cognome venne cambiato quando l'artista lasciò il Belgio, e viene adattato in "van Dyck", "Van Dyck" (modo recentemente caduto in disuso) o, più raramente, in "van Dyke".

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