Arabi عَرَبٌ (ʿarab) | |
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Luogo d'origine | Medio Oriente |
Periodo | Dal I secolo |
Lingua | lingua araba |
Religione | Islam (Sunnismo, Sciismo e Ibadismo), Cristianesimo e Ebraismo |
Gli arabi (o gente del ḍād[1][nota 1]) sono il gruppo etnico di madrelingua araba originario della penisola arabica che, col sorgere dell'Islam, a partire dal VII secolo ha guadagnato grande rilevanza nella scena storica mondiale, insediandosi in circa una ventina di attuali Paesi.
Oggi gli Arabi sono circa 450 milioni, la maggior parte dei quali vive nei Paesi aderenti alla Lega Araba, e costituiscono di fatto il secondo gruppo etnico al mondo per dimensione dopo i Cinesi Han[2].
La parola non ha etimo certo, sebbene sembri stia a significare "nomadi", e viene utilizzata da tutte le fonti antiche delle popolazioni confinanti: assire (ar-ba-a-a e a-ri-bi), la Bibbia (carab), le fonti greche (αραβες, αραβιοι), latine (arabes), i testi sudarabici (crb e c ɔrb) e aramaici (carabaya), ad indicare i nomadi del deserto loro confinanti, indipendentemente dal fatto che fossero di lingua araba o meno, poiché nessuna di queste denominazioni sembra avere connotazione linguistica[3].
Dal punto di vista linguistico è annoverata solo qualche iscrizione in lingua araba o con arabismi, ma tutte scritte con altri alfabeti, ad eccezione della stele di Namara del 329 d.C.
Tra il II e il V secolo d.C. gli Arabi come aggregato di tribù scompaiono dalle fonti. Ricompaiono nel IV-V secolo come minoranza di confine a sud nel regno himyarita e a nord nel regno ghassanide. In questo periodo gli arabofoni, con particolare riferimento ai personaggi scelti come illustri precursori dagli scolastici arabo-islamici, scrivono in altre lingue: greco, aramaico e sabeo.
È solo nel VII secolo che l'arabo e gli Arabi si affacciano al mondo grazie al Corano e alla fede islamica. Il Profeta muore nel 632, dopo essere entrato trionfalmente a Mecca nel 630: si inaugura così l'entità politica conosciuta come il Califfato dei Rashidun (Califfato degli "Ortodossi", o, erroneamente, "ben guidati[4]).
Guidati da quattro califfi che furono molto vicini al Profeta, gli Arabi conquisteranno in un'espansione fulminea vastissimi territori. Quest'esperienza terminerà nel 661 per lasciare spazio al Califfato degli Omayyadi. Secondo Retsö[5] furono gli Omayyadi che si arrogarono il termine "Arabi", lasciando ai più recenti correligionari l'etnonimo di provenienza (Siriani, Persiani, Egiziani, ecc.).
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