Arizona Coyotes Hockey su ghiaccio | |
---|---|
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Rosso, bianco, nero |
Dati societari | |
Città | Glendale |
Paese | Stati Uniti |
Lega | National Hockey League |
Conference | Western |
Division | Pacific |
Fondazione | 1972 |
Esordio | 1996 |
Denominazione | Winnipeg Jets 1972-1996 Phoenix Coyotes 1996-2014 Arizona Coyotes 2014-2024 Operazioni sospese 2024-presente |
Proprietario | NHL |
Allenatore | Dave Tippett |
Capitano | Shane Doan |
Impianto di gioco | Gila River Arena (17.799 posti) |
Palmarès | |
Stanley Cup | 0 |
Presidents' Trophy | 0 |
Titoli di Conference | 0 |
Titoli di Division | 1 |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Hockey su ghiaccio |
Gli Arizona Coyotes sono una squadra professionistica di hockey su ghiaccio ora inattiva con sede in Arizona, a Glendale, sobborgo di Phoenix. Erano membri della Pacific Division della Western Conference della NHL. Nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011 la squadra si è qualificata per il Play Off della Stanley Cup. Nel 2011-2012 hanno perso le finali di Conference. Dal dicembre 2003 i Coyotes giocavano le partite casalinghe alla Gila River Arena (ma raramente veniva riempita dato che l'hockey a Phoenix non ha una grande tradizione), dopo aver trascorso sette stagioni e mezzo all'America West Arena (ora Talking Stick Resort Arena).
Dopo che una proposta per una nuova arena a Tempe fu rifiutata dai residenti della città nel maggio 2023, e dopo la conclusione della stagione 2023-24, i Coyotes sospesero le loro operazioni. In un accordo garantito dalla NHL, l'organizzazione dei Coyotes fu spostata a Salt Lake City per la creazione del nuovo Utah Hockey Club posseduto da Ryan Smith, proprietario degli Utah Jazz della NBA. I Coyotes, il cui nome e le altre proprietà intellettuali sono rimasti al loro ultimo proprietario in Arizona, è previsto mantengano alcune attività, in particolare riguardo gli sforzi di costruire una nuova arena nello Stato dell'Arizona.[1] Se i Coyotes si assicureranno una nuova arena entro il 2029, sarà loro concesso di fare ritorno nella NHL, con la loro precedente storia, i record e la proprietà intellettuale intatte.[2] In caso contrario, dovessero i Coyotes fallire nel trovare una nuova arena nel tempo concordato, la NHL avrà il diritto di estinguere la franchigia, risultando in una completa cessazione delle operazioni per il club.[2]