L'arte celtica è associata ai popoli conosciuti come Celti, cioè parlanti lingue celtiche, in Europa, dalla preistoria fino al periodo moderno, e ai popoli antichi la cui lingua è incerta ma aventi somiglianze culturali e stilistiche con i Celti.
"Arte celtica" è termine difficile da definire, poiché copre un arco temporale, oltre che geografico e culturale, molto vasto. Si ipotizza una continuità di forme e stili con l'arte europea dall'Età del bronzo e del precedente Neolitico ma gli archeologi generalmente usano "celtico" per riferirsi alla cultura dell'età del ferro europea dal 1000 a.C. fino alla conquista da parte dell'Impero Romano della maggior parte del territorio interessato, mentre gli storici dell'arte tipicamente iniziano a parlare di "arte celtica" dal periodo di La Tène (V-I secolo a.C. circa) in poi.[1] Questa arte celtica antica in Gran Bretagna si protrasse fino al 150 d.C. circa.[2] L'Arte altomedievale della Gran Bretagna e dell'Irlanda, con i suoi capolavori quali il Libro di Kells, è ciò che la maggior parte del pubblico oggi considera come "arte celtica" (spec. per il mondo anglosassone) ma si tratta in realtà della c.d. "Arte insulare" o arte celtica medievale. Questa è la parte più nota ma non certo l'unica dell'arte celtica dell'alto medioevo ed include anche l'arte dei Pitti di Scozia, una popolazione non celtica.
Entrambi gli stili assorbirono notevoli influenze da fonti non celtiche, ma conservarono una preferenza per la decorazione geometrica rispetto ai soggetti figurativi, che sono spesso estremamente stilizzati quando appaiono; le scene narrative appaiono solo sotto l'influenza esterna. Sono caratteristiche forme circolari energiche, triscele e spirali. Gran parte del materiale superstite è in metallo prezioso che senza dubbio fornisce un'immagine molto poco rappresentativa ma a parte le c.d. "Pietre pitte" e le "Alta croce" insulari, la grande scultura monumentale, anche con intagli decorativi, è molto rara. Forse le poche figure maschili in piedi trovate, come il Guerriero di Hirschlanden e il cosiddetto "Signore di Glauberg", erano originariamente di legno.
Rientra nel termine è anche l'arte visiva del c.d. "Celtic Revival" (nel complesso più notevole per la letteratura) dal XVIII secolo all'era moderna, che iniziò come uno sforzo consapevole dei Celti moderni, principalmente nelle isole britanniche, per esprimere se stessi -identificazione e nazionalismo, e divenne popolare ben oltre le nazioni celtiche, e il cui stile è ancora attuale in varie forme popolari, dai monumenti funerari della croce celtica ai tatuaggi intrecciati. In concomitanza con l'inizio di una comprensione archeologica coerente dei periodi precedenti, lo stile utilizzava consapevolmente motivi copiati da vicino dalle opere dei periodi precedenti, più spesso l'Isola che l'età del ferro. Un'altra influenza fu quella della tarda arte "vegetale" di La Tène sul movimento Art Nouveau.
Tipicamente, l'arte celtica è ornamentale, evita le linee rette e usa solo occasionalmente la simmetria, senza l'imitazione della natura centrale nella tradizione classica, che spesso coinvolge un simbolismo complesso. L'arte celtica ha utilizzato una varietà di stili e ha mostrato influenze di altre culture nei loro nodi, spirali, motivi chiave, lettere, zoomorfi, forme vegetali e figure umane.
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