L'arte militare azteca comprende gli aspetti associati alle convenzioni militari, alle forze, agli armamenti ed all'espansione strategica condotta dalla tarda civiltà azteca mesoamericana, ed in particolare la storia militare della Triplice alleanza azteca stretta tra le Città-Stato di Tenochtitlán, Texcoco, Tlacopan ed altri centri del Messico.
Le forze armate azteche erano tipicamente composte di grandi quantità di cittadini comuni (yaoquizqueh[1]) che vantavano solo un addestramento militare di base, ed un relativamente piccolo gruppo di guerrieri professionisti appartenenti alla nobiltà (pipiltin[2]), organizzati in società guerriere e graduati secondo i loro compiti. Lo stato azteco gravitava attorno all'espansione politica ed al controllo delle altre città-stato, compresa l'esazione dei tributi. L'arte della guerra era la principale forza della politica azteca. La società azteca si basava sulla guerra: ogni maschio azteco riceveva un addestramento militare fin dalla giovane età, e l'unico modo che avevano i cittadini comuni (macehualtin[3]) per salire la scala sociale era quello di intraprendere una carriera militare, soprattutto grazie al fatto di catturare prigionieri (maltin [4]). Il sacrificio dei prigionieri di guerra rappresentava una parte fondamentale di molti riti religiosi aztechi. L'arte militare era dunque la forza che sosteneva economia e religione.