Artemide

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Artemide
Statua di Artemide con un capriolo, copia romana di originale ellenistico, Museo del Louvre
Nome orig.Ἄρτεμις (Ártemis)
Caratteristiche immaginarie
SessoFemmina
Luogo di nascitaIsola di Delo (come Apollo)
AffiliazioneDei olimpici
Statua in bronzo di Artemide. IV secolo a.C.

Artemide (in greco antico: Ἄρτεμις?, Ártemis) è una divinità della religione greca, dea della caccia, degli animali selvatici, della foresta, del tiro con l’arco; è anche la dea delle iniziazioni femminili e della luna, protettrice della verginità e della pudicizia. Quando le si vuole chiedere qualcosa a proposito della luna le si offrono focacce tonde, mentre quando le si vuole chiedere qualcosa a proposito della foresta le si offrono focacce con la forma della testa di un cervo, che è il suo animale sacro.

Artemide è figlia di Zeus e Latona e sorella gemella di Apollo, è una dei dodici Olimpi e la sua origine risale ai tempi più antichi[1]. Fu più tardi identificata come la personificazione della Luna crescente, insieme a Selene (la Luna piena) ed Ecate (la Luna calante). Assieme ad Atena ed Estia, era una dea vergine, armata di archi e frecce d'oro, e dimorava nei boschi con i suoi affidabili cani da caccia e con uno stuolo di ninfe.

Fu associata dai Romani alla figura di Diana, mentre gli Etruschi la veneravano con il nome di Artume.

  1. ^ Burkert 1985, p. 149.

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