Arthur Wellesley | |
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Primo ministro del Regno Unito | |
Durata mandato | 17 novembre 1834 – 9 dicembre 1834 |
Monarca | Guglielmo IV |
Predecessore | William Lamb, II visconte Melbourne |
Successore | Robert Peel |
Durata mandato | 22 gennaio 1828 – 16 novembre 1830 |
Monarca | Giorgio IV |
Predecessore | Frederick John Robinson |
Successore | Charles Grey |
Dati generali | |
Prefisso onorifico | Feldmaresciallo Sua Grazia |
Suffisso onorifico | Duca di Wellington KG, KP, GCB, GCH, PC, FRS |
Partito politico | Partito Tory |
Università | Eton College |
Firma |
Arthur Wellesley, I duca di Wellington | |
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Il duca di Wellington ritratto nel 1814 da Thomas Lawrence | |
Soprannome |
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Nascita | Dublino, 1º maggio 1769 |
Morte | Walmer, 14 settembre 1852 |
Cause della morte | malattia |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Gran Bretagna Regno Unito |
Forza armata | British Army |
Arma | Fanteria, Cavalleria |
Anni di servizio | 1787-1852 |
Grado | Feldmaresciallo |
Guerre | |
Campagne | |
Battaglie | Battaglia di Assaye Battaglia di Vimeiro Seconda battaglia di Oporto Battaglia di Talavera Battaglia del Buçaco Battaglia di Fuentes de Oñoro Battaglia di Salamanca Battaglia di Vitoria Battaglia di Waterloo |
Comandante di | Armata del Portogallo Armata del Belgio |
Altre cariche | Diplomatico |
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Sir Arthur Wellesley, I duca di Wellington (RP: ['ɑː.θəʳ 'welz.li][1]; Dublino, 1º maggio 1769 – Walmer, 14 settembre 1852), è stato un generale e politico britannico di origine irlandese.
Dopo aver iniziato la carriera militare combattendo in India, comandò le forze anglo-portoghesi durante la guerra d'indipendenza spagnola espellendo, dopo una serie estenuante di campagne dal 1809 al 1813, l'esercito francese dalla Spagna e raggiungendo la Francia meridionale.
Generale avveduto, metodico e riflessivo, alieno da slanci offensivi ma prudente e sagace nella manovra, il duca di Wellington adottò abili tattiche di battaglia sfruttando le capacità difensive delle sue truppe e nella penisola iberica ottenne una serie di brillanti vittorie contro i luogotenenti di Napoleone, nonostante le grandi difficoltà organizzative e la limitatezza dei suoi mezzi.[2]
Vittorioso e salutato come un eroe in patria, prese parte come rappresentante del suo paese al Congresso di Vienna. Dopo il ritorno di Napoleone Bonaparte dall'isola d'Elba, assunse il comando delle forze anglo-alleate schierate in Belgio.
Nella campagna del 1815 in Belgio fu sorpreso dalla rapidità delle manovre iniziali di Napoleone e dovette combattere una drammatica battaglia difensiva a Waterloo; la sua solidità di spirito e il coraggio dei suoi soldati gli permisero di resistere fino all'intervento decisivo dell'esercito prussiano. L'arrivo delle truppe di Gebhard Leberecht von Blücher determinò la sconfitta definitiva dell'imperatore francese.
Wellington fu anche per due volte primo ministro del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda.
Il suo nome è stato associato a un tipo di stivale (lo stivale Wellington), a un bombardiere inglese della seconda guerra mondiale (il Vickers Wellington), ad un secondo piatto (il filetto alla Wellington) e in suo onore è stata nominata la capitale della Nuova Zelanda (prima fu "Port Nicholson").