Assedio di Gerusalemme (70)

Assedio di Gerusalemme
parte della prima guerra giudaica
Sacco di Gerusalemme, rilievo dall'Arco di Tito a Roma
Datamarzo - 1 settembre 70
LuogoGerusalemme, Giudea
EsitoConquista romana di Gerusalemme
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
20.000 legionari (pari a 4 legioni);[3]
ausiliari romani;[3]
truppe alleate di re clienti.[3]
15.000 guerrieri agli ordini di Simone (compresi 5.000 Idumei);[1]
8.500 guerrieri agli ordini di Giovanni (compresi 2.500 Zeloti).[1]
Perdite
Sconosciute600.000[11] / 1.100.000[12]
97.000 prigionieri[12]
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L'assedio di Gerusalemme dell'anno 70 fu l'episodio decisivo della prima guerra giudaica, sebbene il conflitto abbia avuto effettivo termine con la caduta di Masada nel 73. L'esercito romano, guidato da Tito Flavio Vespasiano (il futuro imperatore Tito) assediò e conquistò la città di Gerusalemme, occupata dai ribelli ebrei sin dall'inizio della rivolta, nel 66. Ecco come sintetizza il tutto Giuseppe Flavio, storico ebraico contemporaneo agli eventi:

«La città [di Gerusalemme] venne abbattuta dalla rivoluzione, poi i Romani abbatterono la rivoluzione, che era molto più forte delle sue mura; e di questa disgrazia si potrebbe attribuirne la causa all'odio di chi si trovava al suo interno, ai Romani il merito di aver ripristinato la giustizia. Ma ognuno può pensarla come crede, vedendo come accaddero i fatti realmente.»

Durante l'assedio i Romani soffrirono per la mancanza di acqua, la cui fonte era lontana e di scarsa qualità.[13] Lo stesso Tito venne colpito alla spalla sinistra da una pietra in modo così grave che ebbe problemi al braccio sinistro per il resto della vita.[14] Ci furono anche diserzioni fra i soldati romani, depressi per il lungo assedio.[15] Ma alla fine l'armata romana ebbe la meglio e si impadronì di Gerusalemme. La città e il suo tempio furono distrutti; la distruzione del principale tempio ebraico è ricordata ancora oggi nell'annuale ricorrenza ebraica della Tisha BeAv, mentre l'arco di Tito, eretto per celebrare il trionfo del generale romano, si trova tutt'oggi a Roma.

  1. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioV.6.1
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioIV.11.5
  3. ^ a b c d Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioV.1.6
  4. ^ a b c d e f Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioVI.4.3
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioVI.2.5
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioIII.7.31-32
  7. ^ legio III Cyrenaica e legio XXII Deiotariana
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioV.11.3
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioV.1.3
  10. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioV.1.2
  11. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioV.13.7
  12. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore GFlavioVI.9.3
  13. ^ Cassio Dione, Storia romana, 66,4,5.
  14. ^ Cassio Dione,Storia romana, 66,5,1.
  15. ^ Cassio Dione,Storia romana, 66,5,4.

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