Assedio di Malta (1565)

Assedio di Malta
Assedio di Malta, di Matteo Perez d'Aleccio.
Data18 maggio - 12 settembre 1565
LuogoMalta
CausaTentativo ottomano di impedire ai maltesi di ostacolare le scorrerie saracene e di creare una base per un'invasione in Italia
EsitoVittoria dei Cavalieri di Malta
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
550 Cavalieri di Malta
5.100 - 6.500 soldati di cui circa 3000 maltesi
e 1000 tra uomini d'arme ed archibugieri italiani
30.000 - 40.000 uomini + gli equipaggi delle navi
6.000 giannizzeri
140 navi
Perdite
239 cavalieri, 2.500 soldati e circa 7.000 civili maltesi.31.000 uomini
Voci di guerre presenti su Wikipedia

L'assedio di Malta del 1565, anche noto come il Grande Assedio di Malta, fu un assedio stretto dall'Impero ottomano, deciso a conquistare Malta, per eliminare l'Ordine ospedaliero di San Giovanni; la strenua difesa dei cavalieri e dei maltesi obbligò gli Ottomani a desistere dopo quasi quattro mesi.

Malta è situata a sud della Sicilia e quasi equidistante dalle coste libiche e tunisine. Oltre a controllare il commercio tra le rotte occidentali e orientali del mar Mediterraneo, era dotata di eccellenti porti naturali che facevano dell'isola una roccaforte di notevole importanza strategica. Nel XVI secolo infatti, il Mediterraneo era diventato ormai un lago islamico[1], soprattutto dopo la caduta di Costantinopoli nel 1453 e la sconfitta di Gerba. I corsari barbareschi, guidati dai loro comandanti Dragut e Occhialì, compivano razzie e depredavano i convogli navali con ingenti danni per i cristiani che non trovavano accordi con l'Impero ottomano, in quel periodo guidato da Solimano il Magnifico. La caduta dell'isola, ultimo baluardo di difesa della Cristianità, avrebbe avuto conseguenze disastrose per tutta l'Europa, data la debolezza e la litigiosità delle potenze europee[1].

L'assedio è considerato uno dei maggiori successi per i difensori nella storia militare. Tuttavia, non dovrebbe essere visto come un evento isolato, ma come il picco di una escalation delle ostilità tra spagnoli e Ottomani per il controllo del Mediterraneo.

  1. ^ a b Arrigo Petacco, La croce e la mezzaluna, Mondadori, 2005

Developed by StudentB