Assedio di Petersburg parte della guerra civile americana | |||
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Il mortaio da assedio "Dictator" a Petersburg. In primo piano sulla destra il Brig. Gen. Henry J. Hunt, comandante dell'artiglieria dell'Armata del Potomac.[1] | |||
Data | 15 giugno 1864 - 25 marzo 1865 | ||
Luogo | attorno alla città di Petersburg in Virginia | ||
Esito | Vittoria dell’Unione | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La campagna di Richmond-Petersburg comprende una serie di battaglie che si svolsero, attorno alla città di Petersburg in Virginia, tra il 15 giugno 1864 e il 25 marzo 1865, durante la Guerra civile americana. Sebbene sia più conosciuto come assedio di Petersburg, non fu un classico assedio militare, nel quale una città è completamente circondata e tutte le linee di rifornimento vengono tagliate.
Furono dieci mesi di guerra di trincea durante i quali le forze dell'Unione, comandate dal tenente generale Ulysses S. Grant assaltarono Petersburg senza ottenere alcun successo e poi costruirono delle linee di trincea che si estendevano per oltre 30 miglia ad est e a sud della città. Petersburg era un punto cruciale per le linee di rifornimento dell'armata Confederata del generale Robert E. Lee e per la capitale Confederata Richmond.
Lee alla fine cedette all'opprimente pressione (quando le linee di rifornimento furono del tutto tagliate e stava per iniziare un vero e proprio assedio) e, nell'aprile del 1865, abbandonò entrambe le città ritirandosi e arrendendosi definitivamente nella Campagna di Appomattox. L'assedio di Petersburg fu un'anticipazione della guerra di trincea che caratterizzò la prima guerra mondiale; inoltre si distinse per la più grande concentrazione di truppe afro-americane impiegate nella guerra, che dimostrarono un grande valore, soffrendo un altissimo numero di perdite, in particolar modo nella battaglia del cratere e nella battaglia di Chaffin's Farm.