Assedio di Port Arthur

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Assedio di Port Arthur
parte della guerra russo-giapponese
Soldati russi di fronte a soldati giapponesi morti nella trincea di Port Arthur
Data30 luglio 1904 al 2 gennaio 1905
LuogoPort Arthur, attuale Lüshunkou, Manciuria
EsitoCostosa ma decisiva vittoria giapponese
Modifiche territorialiConquista giapponese di Port Arthur
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
80 000-150 00050 000
Perdite
57 780 (morti e feriti)
2 navi da battaglia, 4 incrociatori, 1 torpediniera e 1 posamine.[1]
31 306 (morti e feriti)
5 navi da battaglia, 2 incrociatori corazzati, 5 incrociatori leggeri, 33 navi minori[1]
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L'assedio di Porth Arthur, (in giapponese 旅順攻囲戦, Ryojun Kōisen, in russo: Оборона Порт-Артура) 1º agosto 1904-2 gennaio 1905, fu una delle più lunghe e sanguinose battaglie terrestri della guerra russo-giapponese che si concluse con la conquista della base navale russa di Port Arthur (oggi Lüshunkou) e la cattura o distruzione delle navi della Flotta russa del Pacifico in essa ancorate.

Port Arthur era generalmente considerato come una delle migliori posizioni fortificate del mondo. La facilità con cui il generale Nogi Maresuke aveva già conquistato in precedenza la città nella prima guerra sino-giapponese (1894), sconfiggendo le forze della Cina dei Qing in pochi giorni, nonché un eccesso di fiducia del comando generale giapponese nelle proprie capacità di sopraffare i miglioramenti operati dai russi durante la loro occupazione della zona, portarono a una campagna molto più lunga, con perdite considerevolmente maggiori durante la guerra russo-giapponese.

  1. ^ a b Clodfelter 1992, p. 385.

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