Assemblaggio supramolecolare

Un esempio di assemblaggio supramolecolare riportato da Atwood e collaboratori in Science 2005, 309, 2037.
Un esempio di assemblaggio supramolecolare riportato da Jean-Marie Lehn e collaboratori in Angew. Chem., Int. Ed. Engl. 1996, 35, 1838-1840.

Un assemblaggio supramolecolare (o supermolecola) è un ben definito complesso di molecole tenute insieme per mezzo di legami non-covalenti.[1] Sebbene un assemblaggio supramolecolare possa essere semplicemente composto di due molecole (per es., una doppia elica di DNA o un composto di inclusione), il termine è più spesso usato per denotare complessi più grandi di molecole che formano specie simil-sfera, -bastone (rod) o -foglio (sheet). Le dimensioni di assemblaggi supramolecolari possono variare dai nanometri ai micrometri. In tal modo essi consentono l'accesso agli oggetti su scala nanometrica usando un approccio bottom-up con molti meno passaggi di una singola molecola di dimensioni simili.

Il processo mediante cui si forma l'assemblaggio supramolecolare viene chiamato autoassemblaggio molecolare. Alcuni cercano di distinguere l'auto-assemblaggio come il processo per mezzo del quale le singole molecole formano un aggregato definito. L'auto-organizzazione, dunque, è il processo mediante il quale questi aggregati creano strutture di ordine più elevato. Questo può tornare utile quando si parla di cristalli liquidi e polimeri a blocco.


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