L'Assunzione di Maria al cielo è un dogma di fede della Chiesa cattolica romana, secondo il quale Maria, madre di Gesù Cristo Dio, al termine della sua vita terrena andò in Paradiso in anima e corpo.
Questo culto si è sviluppato a partire almeno dal V secolo d.C.,[Nota 1] diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Il 1º novembre 1950, papa Pio XII, avvalendosi dell'infallibilità papale, proclamò il dogma con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus con la seguente formula:
«La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo»
Secondo la tradizione orientale ortodossa l'Assunzione di Maria fu preceduta solo da sonno profondo (Dormitio Virginis): ma la Dormizione di Maria non è oggetto di dogma, mentre la sua glorificazione in corpo ed anima è parte integrante della fede della Chiesa cattolica. La Vergine Maria beneficiò in anticipo di quella glorificazione del corpo che spetterà a tutte le anime salvate in Paradiso, dopo la risurrezione della carne compiuta da Dio per il Giudizio finale di salvezza o di condanna.
È una solennità celebrata il 15 agosto dalle Chiese cristiane che accettano questo articolo di fede (cattolici romani e ortodossi) e - corrispondendo per la Vergine a ciò che per gli altri santi è il dies natalis (transito) - costituisce la festa principale della Madonna, la solennità mariana per eccellenza dell'anno liturgico.[2] Secondo una credenza popolare, in questo giorno Dio elargirebbe agli uomini abbondanti grazie e benedizioni.[3] Il 31 dicembre 1950 papa Pio XII fece aggiungere alle Litanie lauretane il titolo mariano di Regina in caelum assumpta (Regina assunta in cielo).[4]
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