Avari | ||||||
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Il territorio abitato dagli avari (in arancio) tra 582 e 612 | ||||||
Luogo d'origine | Asia centrale? | |||||
Periodo | Dal V secolo al IX secolo | |||||
Lingua | ignota, forse una lingua turca o mongola | |||||
Religione | In origine sciamanesimo e animismo, cristianesimo dopo la metà del VIII secolo | |||||
Gruppi correlati | Popoli indoeuropei: ignoto | |||||
Distribuzione | ||||||
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Gli Àvari, noti anche come Obri nelle cronache della Rus' di Kiev,[1] come Abaroi o Varchonitai[2] (in greco antico: Βαρχονίτες?, Varchonítes), o pseudo-Avari[3] nelle fonti bizantine, come Apari (in turco antico: 𐰯𐰺) per i Göktürk,[4] furono un'alleanza di diversi gruppi di nomadi eurasiatici di origini sconosciute vissuti tra la Tarda Antichità e l'Alto Medioevo.[5][6][7][8][9][10]
Probabilmente conosciuti soprattutto per le loro invasioni e le distruzioni causate nelle guerre con i bizantini, avvenute dal 568 al 626, si suole anche definirli, nella storiografia straniera, come Avari di Pannonia e Dacia. La precisazione, la cui origine si deve alla zona in cui si stabilirono, resta necessaria per distinguerli dalle comunità di Avari del Caucaso, un popolo separato con cui non esistette alcun contatto storico o, quanto meno, se così fu non se ne ha certezza.
Per amministrarsi, gli Avari istituirono un khanato che comprendeva le aree interne del bacino carpatico e porzioni considerevoli dell'Europa centrale e dell'Europa orientale (Ungheria, Austria, Cechia, Slovacchia, Slovenia interna e parti della Polonia, Romania, Moldavia, Croazia interna, Serbia, Bosnia-Erzegovina interna e Bulgaria).[11] Sebbene il primo riferimento agli Avari risalga alla metà del V secolo, quelli stanziatisi in Pannonia e Dacia comparvero nella scenario storico a metà del VI secolo, dopo esser giunti in fuga dalle steppe pontico-caspiche dal dominio dei Göktürk. Secondo fonti contemporanee, gli avari formarono una classe superiore dominante ma numericamente piccola nei loro domini. Dopo un periodo di crisi, le guerre di conquista effettuate dall'impero carolingio contro gli avari stroncarono definitivamente l'esistenza del loro khaganato negli anni 790, causando la perdita del loro potere politico all'inizio del IX secolo e, poco dopo, della loro identità culturale.
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