Bacino carbonifero del Sulcis

Mappa della ex provincia di Carbonia-Iglesias, nella cui area centrale è situato il bacino

Il bacino carbonifero del Sulcis è una zona mineraria situata nella parte sud-occidentale della Sardegna, precisamente nell'Alto Sulcis, nei territori dei seguenti cinque comuni: Carbonia e Gonnesa per gli impianti estrattivi e produttivi; mentre per le altre strutture connesse alla produzione nei comuni di Portoscuso, di San Giovanni Suergiu e di Sant'Antioco in un'area complessiva di 393,00 km².

Facendo la somma delle produzioni annuali (indicate negli elenchi sottostanti con le diverse e numerose fonti), nelle miniere carbonifere del Sulcis sono stati estratti quasi 30 milioni (29.895.728) di tonnellate di carbone sino al 2015, occupando fino a quasi 20.000 minatori. In Italia questo è il principale bacino carbonifero eocenico, che al 2015 ha l'unica miniera di carbone in funzione, la miniera sotterranea di Monte Sinni, gestita dalla Carbosulcis S.p.a. Il bacino carbonifero del Sulcis possiede riserve di carbone sub-bituminoso per 2,5 miliardi di tonnellate (400 km² di superficie sulla terraferma e un'area uguale al di là della costa), delle quali sono state estratte finora appena l'1% di minerale; il giacimento carbonifero ha un'inclinazione di circa 10° in direzione S-SO; la parte settentrionale del bacino viene sfruttata con i metodi minerari tradizionali nella concessione di Monte Sinni; quella meridionale a profondità superiori agli 800 m (con un'area di 450 km²) non si può sfruttare ed è di interesse per scopi CCS-ECBM (Carbon Capture and StorageEnhanced Coalbed Methane).


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