Bandiera del Giappone

日本の国旗
Nihon No Kokki
日本の国旗 Nihon No Kokki
Soprannome日章旗[1] (Nisshōki)
日の丸[2] (Hinomaru)
Proporzioni2:3
Simbolo FIAVBandiera civile e di stato, bandiera navale civile e di stato
ColoriRGB

     (R:255 G:255 B:255)

     (R:188 G:0 B:45)

UsoBandiera civile e di stato
Tipologianazionale
Adozione13 agosto 1999
(Periodo Heisei 11)
27 febbraio 1870
(27 del primo mese dell'Era Meji 3 del calendario giapponese)
NazioneGiappone (bandiera) Giappone
Altre bandiere ufficiali
Bandiera dell'EsercitoBandiera dell'Esercito Bandiera di guerra Bandiera normale o bandiera di diritto 1:1
Bandiera navale militareBandiera navale militare Bandiera navale militare Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Bandiera dell'Aeronautica militareBandiera dell'Aeronautica militare Bandiera di guerra Bandiera normale o bandiera di diritto 1:1
Stendardo imperialeStendardo imperiale Simbolo vessillologico Bandiera normale o bandiera di diritto 2:3
Fotografia

La bandiera nazionale del Giappone (日本の国旗?, Nihon No Kokki) è la bandiera che rappresenta il Paese e, insieme al fiore di crisantemo e l'inno nazionale (Kimi Ga Yo), costituisce il simbolo nazionale giapponese. Si tratta di una bandiera bianca rettangolare con un grande disco rosso (che rappresenta il Sole) al centro. La bandiera è ufficialmente chiamata Nisshōki (日章旗? “Bandiera del Sole a forma di disco”) in giapponese[1], ma è più comunemente nota come Hinomaru (日の丸? “Disco solare”)[2].

La bandiera Nisshōki viene designata bandiera nazionale dell'Impero del Giappone ai sensi della Legge sulla bandiera e inno nazionale giapponese, promulgata ed entrata in vigore il 13 agosto 1999, anche se, in mancanza di una legislazione che in precedenza indicasse una bandiera nazionale ufficiale, essa viene considerata la bandiera de facto del Giappone già dal 1870. In quell'anno, infatti, vengono istituiti due bandi che prevedono chiare disposizioni per la progettazione e la realizzazione di una bandiera nazionale. L'uso della Hinomaru viene fortemente limitato nei primi anni dell'occupazione statunitense dopo la seconda guerra mondiale; tuttavia tali restrizioni diventano col tempo meno severe.

Agli inizi della storia giapponese, il motivo Hinomaru viene utilizzato sulle bandiere di daimyō e samurai. Un antico testo contenuto all'interno dello Shoku Nihongi racconta che l'imperatore Monmu era solito utilizzare una bandiera che rappresentasse il Sole nella sua corte già nell'anno 701, primo uso documentato di una bandiera col Sole nella storia del Giappone. La più antica bandiera esistente viene conservata nel tempio Unpō-ji di Kōshū a Yamanashi, risalente a prima del XVI secolo, donata, secondo un'antica leggenda locale, dall'imperatore Go-Reizei nell'XI secolo[3][4][5]. Durante il Rinnovamento Meiji, sia il disco solare sia la bandiera del Sole Nascente della Marina imperiale giapponese diventano simboli principali dell'emergente Impero giapponese. Manifesti di propaganda, libri di testo, e film dipingono la bandiera come fonte di orgoglio e patriottismo. Nelle case giapponesi, i cittadini sono tenuti a esporre la bandiera durante le feste nazionali, lutti e altre occasioni, come decretato dal governo. In questi anni per il popolo giapponese la bandiera diventa simbolo di devozione verso il Giappone e l'imperatore, venendo utilizzata sui capi di abbigliamento o per la creazione di piatti ispirati al suo design durante la seconda guerra sino-giapponese e nei successivi conflitti.

L'idea che i giapponesi hanno della bandiera nazionale è soggetta a controversie. Per alcuni giapponesi essa rappresenta il Giappone, e nessun altro simbolo potrebbe prendere il suo posto, tuttavia, la bandiera non viene esposta frequentemente nel Paese nipponico a causa della sua associazione con l'ultranazionalismo. Il suo uso nelle scuole pubbliche, insieme con quello dell'inno nazionale Kimi ga yo, è oggetto di dibattito dalla fine della seconda guerra mondiale (la guerra del Pacifico), e le controversie circa il loro uso hanno portato a proteste e dibattiti. Per gli abitanti di Okinawa, la bandiera simboleggia e ricorda gli eventi della seconda guerra mondiale e la successiva presenza militare degli Stati Uniti d'America nel territorio. Per alcune nazioni occupate dal Giappone in tempo di guerra essa è un simbolo di aggressione e di imperialismo. La Hinomaru è stata usata come strumento contro le nazioni occupate a scopo di intimidazione, affermando il dominio del Giappone. Nonostante le connotazioni negative, fonti occidentali e giapponesi sostengono che la bandiera sia un simbolo potente e duraturo per i giapponesi. Diversi stendardi militari del Giappone sono basati sulla Hinomaru, compreso l'emblema della Marina. Infine, essa funge anche da modello per altre bandiere giapponesi in uso pubblico e privato.

  1. ^ a b (JA) Legge sulla bandiera e l'Inno Nazionale, art. 127, su law.e-gov.go.jp, Governo del Giappone, 13 agosto 1999. URL consultato il 2 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2010).
  2. ^ a b (EN) Basic / General Information on Japan, su sf.us.emb-japan.go.jp, Consulate-General of Japan in San Francisco, 1º gennaio 2008. URL consultato il 15 marzo 2015 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2004).
  3. ^ (JA) 日の丸の御旗, su yamanashi-kankou.jp, Yamanashi Tourism Organization. URL consultato il 2 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2019).
  4. ^ (EN) 宝物殿の案内, su unpoji.ko-shu.jp, Unpoji. URL consultato il 2 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).
  5. ^ Axelrod 2009, p. 54.

Developed by StudentB