Bartolomea Mattugliani, nota anche come Bea Mattugliani o Bartolomea Mattuiani (Bologna, 1385 – dopo 1406), è stata una poetessa italiana.
Fu autrice di un componimento poetico, l'Epistola in terza rima, rinvenuto nel Codice Isoldiano e riportato in successivi studi letterari.[1]
Negli Annali della città di Bologna e in successive gallerie di donne celebri, viene ricordata soprattutto come esempio di castità, morigeratezza e fedeltà maritale, per aver rifiutato le profferte d'amore del giovane capitano di ventura Carlo Cavalcabò, non volendo rendersi responsabile di un'azione moralmente scorretta.[2][3]