Battaglia di Nanchino

Battaglia di Nanchino
parte della seconda guerra sino-giapponese
I soldati giapponesi si trovano in cima alle rovine della Porta Zhongshan di Nanchino il 13 dicembre con lo Zijinshan sullo sfondo.
Data1º dicembre - 13 dicembre 1937
LuogoNanchino e dintorni
EsitoVittoria giapponese, occupazione di Nanchino e successivo massacro di Nanchino
Schieramenti
Cina
Supporto aereo:
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica[1]
Bandiera del Giappone Giappone
Comandanti
Effettivi
100.000[2][3]-150.000 (inclusi 6000 poliziotti)200.000[4]
Perdite
6.000-10.000 tra morti e feriti
36.500-40.000 uccisi dopo la conquista[5]
1953 morti
4994 feriti[6]
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Battaglia di Nanchino
Nome cinese
Cinese tradizionale南京保衛戰
Cinese semplificato南京保卫战
PinyinNánjīng Bǎowèi Zhàn
Wade-GilesNan2-ching1 Pao3-wei4 Chan4
Nome giapponese
Kanji南京戦
RōmajiNankin-sen

La battaglia di Nanchino (o Nanjing) venne combattuta all'inizio del mese di dicembre 1937 durante la seconda guerra sino-giapponese tra le truppe dell'Esercito imperiale giapponese, che marciavano sulla capitale della Cina dopo la vittoria nella battaglia di Shanghai alla fine di novembre, e i resti dell'Esercito cinese, in ritirata dopo la sconfitta.

I reparti giapponesi, guidati dal generale Iwane Matsui, riuscirono a conquistare con relativa facilità la città entro il 13 dicembre 1937 dopo aver superato le massicce mura che circondavano Nanchino, mentre le truppe cinesi ripiegarono in disordine verso ovest. I soldati giapponesi rastrellarono completamente l'area abitata eliminando dopo violenti scontri ravvicinati i nuclei superstiti di soldati cinesi che erano rimasti bloccati dentro Nanchino.

Dopo la presa della città le truppe giapponesi perpetrarono il terribile massacro di Nanchino, uccidendo in massa prigionieri di guerra e civili cinesi; l'Esercito imperiale giapponese si comportò con tale brutalità contro la popolazione e i militari che osservatori occidentali lo definirono "una macchina bestiale".[7]

  1. ^ Peter Hamsen, Nanjing 1937: Battle for a Doomed City, Casemate Publishers, 2015.
  2. ^ Ikuhiko Hata, "The Nanking Atrocities: Fact and Fable," Japan Echo, agosto 1998, p. 51.
  3. ^ C. Peter Chen, Battle of Nanjing and the Rape of Nanjing, su World War II Database. URL consultato il 17 agosto 2017.
  4. ^ Kasahara "Nanking Incident" 1997, p. 115
  5. ^ (ZH) Zhaiwei Sun, 南京大屠杀遇难同胞中究竟有多少军人 (PDF), in 抗日战争研究, n. 4, 1997. URL consultato il 14 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
  6. ^ Masahiro Yamamoto, Nanking: Anatomy of an Atrocity (Westport, Connecticut: Praeger, 2000), 118. Yamamoto cita Masao Terada, capo della pianificazione della 10ª Armata giapponese.
  7. ^ J. Toland, L'eclissi del Sol Levante, p. 80.

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