Batteria a limone

A drawing showing three lemons and a glowing red object (the LED). The LED has two lines coming out of its bottom to represent its electrical leads. Each lemon has two metal pieces stuck into it; the metals are colored differently. There are thin black lines, representing wires, connecting the metal pieces stuck into each lemon and the leads of the LED.
Lo schema mostra tre limoni collegati tra loro così da fornire energia al diodo LED in alto. In ogni singolo limone sono inseriti un elettrodo di zinco e uno di rame; lo zinco è colorato in grigio nella figura. I fili sono rappresentati dalle linee sottili disegnate tra gli elettrodi e il LED.

Una batteria a limone è una semplice batteria, generalmente realizzata con finalità didattiche. Solitamente, si inserisce all'interno di un limone un pezzo di zinco metallico (come, ad esempio, un chiodo zincato) e un pezzo di rame (come una moneta) inseriti in un limone e collegati tramite cavi elettrici. L'energia elettrica generata dalla reazione dei metalli viene utilizzata per alimentare piccoli dispositivi come i diodi LED.

La batteria a limone è analoga alla prima batteria elettrica inventata nel 1800 da Alessandro Volta, la quale utilizzava la salamoia (acqua salata) in luogo del succo di limone. La batteria a limone mostra il tipo di reazione chimica (ossidoriduzione) che si verifica nelle batterie. Lo zinco e il rame vengono chiamati elettrodi, invece il succo all'interno del limone è detto elettrolita. Ci sono numerose varianti della cella al limone che utilizzano diversi frutti (o liquidi) come elettroliti e diversi metalli, oltre allo zinco e al rame, come elettrodi.


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