Bellator MMA

Bellator MMA
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Forma societariaSocietà privata
Fondazione2008
Fondata daBjorn Rebney
Sede principaleChicago
GruppoParamount Global
SettoreIntrattenimento
ProdottiArti marziali miste
Sito webbellator.com/ e lnk.bio/BellatorMMA

La Bellator MMA, precedentemente nota come Bellator Fighting Championships, è un'organizzazione statunitense di arti marziali miste con sede a Chicago. È di proprietà del gruppo ViacomCBS ed è presieduta da Scott Coker.

È considerata la seconda più grande federazione di MMA degli Stati Uniti dopo la UFC e la più grande basata su tornei a eliminazione diretta[1], formula che venne variata nel 2014; anche a livello mondiale è una delle maggiori per spettatori agli eventi, telespettatori e atleti nei ranking mondiali.

Bellator, in latino, significa "guerriero": la grafica dell'organizzazione è infatti chiaramente ispirata alla cultura dell'Impero romano e i numeri riportati per ogni evento sono graficamente basati sul sistema di numerazione romano. Gli eventi della federazione vengono trasmessi negli Stati Uniti su canali TV gratuiti e nel tempo la promozione ha cambiato emittente varie volte: ESPN Deportes nel 2009, Fox Sports Networks nel 2010, MTV2 e Epix dal 2011 al 2012, Spike TV dal 2013. In Italia gli incontri venivano trasmessi su GXT mentre dal 2015 su DMAX.

Il 17 maggio 2014 la promozione realizzò il primo pay per view della sua storia con l'evento Bellator CXX, al quale presero parte atleti come Michael Chandler, Quinton Jackson, Muhammed Lawal, Tito Ortiz, Alexander Shlemenko e Cheick Kongo: la card preliminare non in pay per view registrò una media di 776.000 utenti e un picco di 962.000, mentre le stime sulle vendite furono di oltre 100.000 acquisti[2]. Dal 2013 è stato lanciato il programma Fight Master: Bellator MMA, un reality show sulla falsariga di The Ultimate Fighter della UFC.

Nel giugno 2014 il fondatore Bjorn Rebney e il presidente Tim Danaher lasciarono l'organizzazione[3], venendo sostituiti dall'ex presidente e fondatore della Strikeforce Scott Coker; contemporaneamente venne variato il sistema relativo ai tornei a eliminazione, che non vennero più organizzati con regolare scadenza, e anche il calendario degli eventi non fu più stagionale.


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