Il blocco navale è un'azione militare finalizzata a impedire l'accesso e l'uscita di navi dai porti di un Paese o di un territorio. Dopo la creazione delle Nazioni Unite nel 1945 è stato disciplinato dal diritto internazionale, in particolare dall'articolo 42 dello statuto delle Nazioni Unite e non è consentito al di fuori dei casi di legittima difesa ovvero consentito solo in caso di stato di guerra tra due o più stati.
«Il blocco dei porti o delle coste di uno Stato da parte delle forze armate di un altro Stato» è definito come un vero e proprio atto di aggressione, in assenza di dichiarazione di guerra, dall’art. 3, lettera c della Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite 3314 (XXXIX) del 14 dicembre 1974.[1]