Il cosiddetto bluff (dall'inglese to bluff, ingannare; in italiano simulazione, dissimulazione) è un atteggiamento tenuto da un giocatore durante una partita, un gioco o una competizione di qualunque altro tipo che lo veda contrapposto ad uno o più avversari, tendente ad indurre in errore un avversario, impedendogli di capire quale sia la propria situazione di gioco, per esempio facendo credere di essere in una situazione migliore di quella reale, o viceversa.[1]
Il bluff non prevede dichiarazioni false. Si tratta solamente di cercare di mascherare le emozioni del gioco in funzione della propria strategia, ingannando l'avversario. Per questo, il bluff è molto usato nei giochi di carte, soprattutto nel poker.
Secondo i regolamenti ufficiali, quali risultano nel WSOP e anche nella FIGP è ammesso mentire esplicitamente, ciò nonostante nelle partite informali in Europa è usuale vietare tale pratica.
In senso figurato è chiamata bluff qualsiasi finzione volta a far credere meriti o caratteristiche personali non vere, per avvantaggiarsi su un avversario.[2]