La gig economy è un modello economico basato su lavoro temporaneo, flessibile e spesso gestito tramite piattaforme digitali che collegano lavoratori indipendenti (chiamati “gig worker”) con i clienti. Nella gig economy, invece di avere impieghi a lungo termine, le persone svolgono incarichi singoli, detti “gig” (in inglese, “lavoretti” o “incarichi”), per cui vengono pagati individualmente.[1]
Caratteristiche principali
La gig economy è resa possibile e facilitata da piattaforme online come Uber, Deliveroo, Airbnb, Fiverr e Upwork, che offrono una struttura per connettere i lavoratori direttamente con i consumatori. Queste piattaforme digitali permettono alle persone di accedere a una varietà di lavori in modo rapido e autonomo, spesso da remoto o senza un contratto tradizionale di lungo termine.
Tipi di lavoro nella gig economy
I lavori nella gig economy possono includere attività come:
Servizi di trasporto (es. guidare per Uber o Lyft),
Consegne a domicilio (es. tramite Deliveroo o Glovo),
Lavoro freelance creativo o tecnico (es. grafica, programmazione su Fiverr o Upwork),
Servizi di ospitalità e affitti brevi (es. Airbnb),
Piccoli lavori domestici e di manutenzione (es. TaskRabbit).
Vantaggi e svantaggi
Vantaggi:
Flessibilità: I lavoratori possono scegliere quando e come lavorare.
Accesso a redditi aggiuntivi: La gig economy è utile per chi cerca una fonte di reddito secondaria.
Opportunità di accesso al lavoro: Permette di iniziare a lavorare senza bisogno di un impiego a tempo pieno.
Svantaggi:
Instabilità del reddito: Non avendo uno stipendio fisso, i lavoratori possono avere entrate variabili e incerte.
Mancanza di benefici lavorativi: Spesso mancano benefit come l’assicurazione sanitaria, le ferie o i contributi pensionistici.
Rischio di sfruttamento: Alcuni lavoratori della gig economy si trovano a lavorare con poche tutele e condizioni economiche precarie.
Impatto sulla società e sul mondo del lavoro
La gig economy ha cambiato il modo in cui le persone lavorano e accedono alle opportunità lavorative, sollevando dibattiti sul futuro del lavoro e dei diritti dei lavoratori. Sebbene offra flessibilità e opportunità, solleva questioni sulla stabilità lavorativa e sulle tutele sociali, spingendo alcuni governi a considerare normative per tutelare i lavoratori autonomi in questo settore.