Bumiputra

Bumiputra o Bumiputera è una parola malay ampiamente usata in Malaysia in riferimento ai gruppi etnici malay, giavanesi, bugis, minang e a volte altre ad etnie indigene come gli Orang Asli nella Malesia peninsulare e popolazioni tribali di Sabah e Sarawak. Il termine proviene dal sanscrito Bhumiputra, che può essere tradotto letteralmente come "figlio della terra" (bhumi = terra, putra = figlio). Politiche economiche a favore dei bumiputra (che comprendono l'affirmative action nell'istruzione pubblica) sono state attuate negli anni 1970 con lo scopo dichiarato di alleviare le tensioni interetniche seguite all'incidente del 13 maggio 1969. Queste politiche sono riuscite a creare una significativa classe media urbana malay, ma sono state meno efficaci nel combattere la povertà diffusa fra le comunità rurali e hanno provocato una scia di risentimento nelle etnie escluse (come i cinesi e gli indiani).

In linea di massima i sino-malaysiani hanno in mano buona parte dell'economia malaysiana, gli indiani hanno un discreto peso nel mondo delle libere professioni, mentre i malay bumiputra controllano politica, amministrazione, burocrazia, polizia e forze armate. Il 90% dei bumiputra sono musulmani, fino agli anni '70 seguaci di un Islam locale e tradizionale, particolarmente tollerante e permeato di sincretismo con le religioni preesistenti e coesistenti (animismo, induismo, buddismo). Dalla fine degli anni Settanta, in coincidenza con una politica statale di esaltazione della religione, che ha portato una parte dell'élite politica bumiputra a scegliere di studiare la religione nei Paesi arabi, si è andata affermando un'interpretazione dell'Islam più rigorista e vicino alla quello Islam praticato nella penisola araba.


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