In vulcanologia la caldera (latino călĭdārĭus, caldo; spagnolo caldera, caldaia) è un'ampia conca o depressione, spesso occupata da un lago e di forma circolare o ellittica, che si forma normalmente dopo lo sprofondamento della camera magmatica di un edificio vulcanico causato dal suo parziale svuotamento a seguito di un'imponente eruzione.[1]
La caldera si differenzia dalle cosiddette "caldere giganti", ovvero quelle 10-12 grandi caldere caratterizzate da un diametro anche di decine di chilometri ma che non sono associabili all'esplosione di precedenti edifici vulcanici; le "caldere giganti" vengono anche chiamate supervulcani e il modo in cui si sono create è oggetto di dibattito scientifico.